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Al via la canonizzazione della brindisina Antonietta Guadalupi, “l’Angelo dell’Istituto Tumori”

BRINDISI- Considerata tra i “profeti minori del nostro tempo” e “l’Angelo dell’Istituto Tumori di Milano”, Antonietta Guadalupi ha speso 25 anni della sua vita come “assistente sanitaria”, per accompagnare personalmente i malati e i loro familiari nel difficile percorso di cura. L’8 gennaio prossimo, alle 18, presso la Cattedrale di Brindisi, si aprirà il processo diocesano per la sua canonizzazione. Serva di Dio, per lei, dunque, si avvia il percorso che conduce al riconoscimento della sua santità.

A promuovere il processo di canonizzazione sono stati l’Istituto Maria Santissima Annunziata, di cui lei faceva parte, e la Diocesi di Brindisi-Ostuni, con l’arcivescovo Mons. Domenico Caliandro. Postulatore della causa è don Domenico Soliman, postulatore generale della Famiglia Paolina. Dopo la celebrazione della Liturgia dei Vespri, dunque, l’8 gennaio seguirà l’apertura della prima Sessione del Processo diocesano.

Nata a Brindisi il 22 novembre 1947, Guadalupi restò orfana di madre a 13 anni decidendo di lasciare gli studi per prendersi cura del padre e del fratello. Ripresa la scuola, dovette interromperla di nuovo, pochi anni dopo, a causa della morte del padre. La sua tenacia, però, la portò a conseguire la maturità classica e a iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari. Non completò il corso di studi ma all’età di 19 anni entrò nell’Istituto Maria SS. Annunziata, fondato dal Beato Giacomo Alberione e appartenente alla Famiglia Paolina. Nel 1974, andò a studiare presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

I 25 anni trascorsi tra gli ultimi l’hanno resa una “vera testimone evangelica del gioioso donarsi, sempre sostenuta da una fede incrollabile, anche nei momenti di fatica e di buio”. Così è diventata testimone di quella “cultura dell’incontro” che rappresenta uno dei cardini del Magistero di Papa Francesco.

Morì il 30 luglio 2001, all’età di 53 anni, a causa di un tumore all’intestino. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Brindisi.

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