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Sticchi Damiani: “Meluso in Brasile, viaggio programmato… ”

LECCE – L’Unione Sportiva Lecce è una società calcistica che sta tracciando un solco importante nell’apparente muro tra il Palazzo e il terreno di gioco.

Dopo due promozioni di fila e l’approdo nella massima serie, la società di Via Col. Costadura, classifica a parte, che comunque non è negativa, si è fatta apprezzare in occasione dell’errore arbitrale subito in Lazio – Lecce per garbo, intelligenza e signorilità, protestando non per aver un proprio vantaggio ma per il rispetto delle regole. E qualcosa si è mosso, qualcosa sta cambiando.

Ne ha parlato Saverio Sticchi Damiani presidente dell’Unione Sportiva Lecce intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione sportiva Lecce Channel in onda su TeleRama:

Si è mosso tanto in realtà, nella riunione avuta con gli arbitri è stata riconosciuta la linea del Lecce come una società che fa proteste serie e pacate ma che come presupposto hanno conoscenza del regolamento, noi abbiamo fatto una protesta civile e costruttiva, per cercare di migliorare e risolvere il problema, non nell’interesse del Lecce ma per migliorare per il proseguimento del campionato. Rizzoli ha ammesso l’errore di posizionamento dell’arbitro in occasione del rigore; avrebbe dovuto e potuto vedere invasione dei calciatori della Lazio e non solo di Lapadula”.

Qualche tifoso, telefonando in trasmissione, ha palesato la preoccupazione per il mancato inserimento di alcuni calciatori nuovi, tipo Benzar, Imbula e Shakhov, il presidente ha una sua idea ben precisa:

Non è sempre facile che un calciatore si ambienti in pochi mesi. La nostra storia è piena di calciatori che sono arrivati in un clima di grande scetticismo tipo il nostro Tabanelli, che poi col tempo ha dimostrano di essere da Lecce, poi può anche accadere che qualcuno non vada bene. Abbiamo fatto un mercato con i giovani tipo Lo Faso, Gallo e Vera che sono investimenti in prospettiva, sapevamo che non potevano essere funzionali nell’immediato, e poi abbiamo preso dei profili più alti, una parte sta già dando un contributo, c’è una parte che stiamo aspettando, faremo di tutto perché questa parte faccia quello che deve fare, può accadere che un paio di profili non vadano bene, succede in tutte le squadre; anche se ci siamo abituati abbastanza bene perché negli ultimi anni gran parte delle scelte sono state azzeccate. Però, prima di andare a perdere degli investimenti importanti per un club come il nostro, dobbiamo fare di tutto per mettere questi ragazzi in condizione di vedere se vanno bene per il calcio italiano o meno”.

Saverio Sticchi Damiani e Mauro Meluso (Foto Pinto)

Il direttore sportivo Mauro Meluso è stato in Brasile proprio per vedere calciatori, per cercare di pescare il campione, per valutare operazioni utili per il futuro:

Sta rientrando e ci farà una relazione, era un viaggio programmato da tempo per visionare dei profili in prospettiva, per avere una banca dati; il nostro è un club che da poco si è affacciato sul grande palcoscenico e dobbiamo cercare di essere aggiornati sul mercato mondiale. Credo che il mercato di gennaio non sia un mercato in cui far arrivare profili che vengano da campionato lontani”.

Infine spiega bene il rapporto che la sua società sta instaurando con il Barcellona:

Col Barcellona è un rapporto che deriva da rapporti amicizia personali del nostro socio De Picciotto con la proprietà del club spagnolo. Ancora è tutto da costruire e riguarda sia aspetti tecnici con la possibilità di poter valorizzare loro calciatori e sia aspetti di collaborazione tra i due club, di vario tipo, un’idea ad esempio è di mandare dei tecnici del nostro settore giovanile a formarsi in un determinato periodo dell’anno. È una collaborazione con un club molto importante dal quale c’è da apprendere, ma non sarà mai una formula che possa far diventare satelliti, è un rapporto internazionale di altissimo livello, che ci porterà a fare delle cose che faremo solo e portano dei risultati per il Lecce. No siamo sempre restii a prendere giovani con formula del prestito secco per poi restituirli valorizzati. Se troviamo formule con cui anche il Lecce ne trae beneficio va bene e credo che con queste premesse si possa instaurare un rapporto proficuo”.

M.C.

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