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Xylella, Cia e Olivicoltori incontrano il ministro Bellanova: via vincoli, nuove risorse

LEVERANO – Misure per il contenimento della diffusione del batterio Xylella, attraverso l’estirpazione e il reimpianto”. Queste alcune delle richieste avanzate al Ministro Bellanova dalla CIA Salento e dal Comitato Olivicoltori Salentini nell’incontro-dibattito che si è svolto nella Sala Conferenze della Banca di Credito Cooperativo di Leverano.

Bisogna eliminare ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica. I 300 milioni stanziati per il contrasto al batterio e il rilancio produttivo del settore olivicolo nel Salento non vanno persi, occorre salvaguardare quelle risorse e fare in modo che siano utilizzate per ciò a cui sono state destinate”. E’ quanto ha dichiarato Danilo Lolatte, direttore provinciale di CIA Salento, declinazione territoriale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. “Occorre favorire l’accorpamento delle superfici agricole, attraverso la riduzione delle tasse di registro sulle compravendite per le piccole proprietà. Crediamo necessario garantire l’accesso ai bandi anche ai piccoli olivicoltori, che rappresentano il 75% della realtà olivicola salentina: questo si può fare con la regia delle Organizzazioni di Produttori Olivicoli”, ha aggiunto Mimino Primiceri, in rappresentanza del Comitato Olivicoltori Salentini.  CIA Salento e Comitato Olivicoltori Salentini sostengono con forza la necessità di eliminare dai bandi i vincoli in materia di risparmio idrico, in modo particolare quelli che riguardano il risparmio idrico parametrato su tutta la superficie aziendale anche se solo una parte di essa è oggetto dell’intervento. “Occorre ripristinare la richiesta antimafia a 25mila euro, snellire le procedure di ottenimento del certificato”, ha aggiunto Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. “E’ necessario imporre alla Regione un limite di tempo entro il quale emettere i decreti, in modo da evitare cause per danni. Eliminiamo il pagamento dei contributi unificati IAP/CD, per le sole aziende olivicole, fino alla ripresa produttiva. Blocchiamo quanto prima le scadenze finanziarie di quelle imprese che, per investimenti realizzati, si trovano esposte senza alcuna possibilità di reddito. Occorre definire una normativa puntuale, regolare la gestione e favorire l’utilizzo della massa legnosa derivante dall’estirpazione di milioni di piante infette anche in territori diversi dalla Puglia. Serve recuperare risorse a favore degli olivicoltori come contributo di mancato reddito per le prime 5 annualità successive alla piantumazione dei nuovi impianti. Crediamo necessario recuperare risorse da destinare ai frantoi, come indennizzo per il mancato reddito, considerando come dati di riferimento quelli presenti sul SIAN per le campagne anteriori al 2013. In considerazione dell’incapacità tecnico-operativa nello smaltire le pratiche ammesse a contributo, far gestire direttamente al Ministero dell’Agricoltura i fondi destinati alla ricostruzione del potenziale produttivo post-Xylella in Salento”, ha concluso Accogli.

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