CASARANO- Comparirà martedì mattina davanti al gip Giovanni Gallo Giuseppe Moscara, il 24enne ritenuto l’autore materiale del tentato omicidio di Antonio Afendi, il 25 ottobre scorso a Casarano. È l’udienza di convalida del fermo eseguito dai carabinieri di Lecce e Casarano su disposizione dei pm della Dda che stanno indagando sull’agguato: il procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e i magistrati Maria Vallefuoco e Massimiliano Carducci.
Assistito dall’avvocato Simone Viva, potrà difendersi o scegliere il silenzio. Il suo volto e le sue fattezze sono state riconosciute dagli investigatori grazie al video ripreso dalle telecamere di un supermercato vicino: nel video si vede il giovane scendere dall’auto e sparare. Moscara è un nome già noto alle forze dell’ordine che indagano sulla criminalità organizzata dell’hinterland di Casarano. Oltre a rispondere di associazione mafiosa e traffico di stupefacenti e, naturalmente, del tentato omicidio del 28enne Afendi, gli viene contestato di aver fatto parte del gruppo di fuoco che nel novembre 2016 avrebbe tentato di uccidere Luigi Spennato.
C’è anche un’altra figura sulla quale gli inquirenti stanno concentrando in queste ore le indagini: la persona che avrebbe aiutato il killer mancato a dar fuoco l’Audi nei pressi del centro commerciale di Cavallino, ma anche del furto dell’auto. L’Audi è stata rubata a Lido Marini. L’agguato è avvenuto solo dopo che al mezzo è stata sostituita la targa, anche questa rubata in provincia di Bari. L’agguato è stato quindi premeditato e organizzato da tempo. Afendi, nelle intenzioni dei killer, doveva morire. Il kalasnhikov che ha sparato non è stato trovato. In casa di Moscara i carabinieri, durante la perquisizione, non hanno trovato nulla di sospetto, ma hanno sequestrato i cellulari nella sua disponibilità.