LECCE- “Al momeno nessuna revoca, non ci sono gli estremi per procedere in tal senso”. Questo il commento di Fabiana Cicirillo, assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Pubblica Istruzione del Comune di Lecce dopo il sequestro operato nei giorni scorsi dalla guardia di finanza negli uffici delle due cooperative che gestiscono i servizi turistici nel castello Carlo V di Lecce. “Attendiamo – dice l’assessore- che la Magistratura faccia chiarezza. Intanto il regolare affidamento resta in piedi”.
Le indagini, condotte dai militari delle fiamme gialle, vanno avanti da diversi mesi, e sono partite dopo un esposto anonimo. Il pm che ha in mano il fascicolo, la dottoressa Roberta Licci, ha disposto la perquisizone negli uffici e il sequestro di quanto acquisito. Sono sei gli indagati per truffa: presidente, vice presidente e consigliere della Theutra e della Oasimed, cooperative affidatarie per conto del Comune di Lecce e per la durata di cinque anni della gestione dei servizi di “informazione ed accoglienza turistica, promozione culturale e servizi ausiliari del castello”. Gestione affidata con una gara d’appalto nel dicembe 2017.
Si tratta di M.Q., 49 anni di Lecce; P.D.R., 47 anni di Lizzanello; M.A. C., 75 anni di Lecce, S.R., 47 anni di Lecce; R.D.L., 71 anni di Lecce e M.B., 44 anni di Lecce. Secondo l’accusa gli indagati, in concorso tra loro, avrebbero fornito i servizi al pubblico a fronte dei quali non sarebbero però stati emessi documenti fiscali, e sarebbe stato omesso di comunicare l’ammontare delle somme di denaro di volta in volta percepite, appropriandosene e procurandosi un ingiusto profitto, con conseguente danno per l’Amministrazione Comunale. Nei giorni scorsi le perquisizioni hanno riguardato la sede delle due cooperative in via dei Mocenigo.
Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Amilcare Tana, Ivana Quarta e Luigi Quinto.