LECCE- Un processo che sembra proprio non volersi concludere quello a carico di un professore in pensione accusato di violenza sessuale nei confronti di una ex studentessa all’epoca dei fatti minorenne. L’udienza che avrebbe dovuto stabilire la verità, in suo favore oppure con una condanna, è stata nuovamente rinviata. E questo ad un anno dall’udienza preliminare e a circa quattro dai fatti contestati, avvenuti nella zona di Maglie.
Una vicenda delicata, un processo avviato dopo le denunce di una ragazzina e un racconto che parlava di attenzioni morbose da parte dell’ex professore, e di episodi circostanziati avvenuti proprio nell’abitazione dell’insegnante, oggi 80enne. La famiglia della ragazza si è costituita parte civile nel processo con l’avvocato Cristiano Solinas. Attende la verità, come la difesa dell’imputato che nella scorsa udienza aveva richiesto una documentazione che, secondo gli avvocati del professore, Fabrizio Ruggeri e Daniele De Matteis, potrebbe fornire elementi per scagionarlo. Una semplice constatazione della presenza dell’uomo in un hotel del Nord Italia almeno in due giorni in cui sarebbero avvenuti gli abusi. Verifiche che la polizia potrebbe ottenere in pochi giorni e che invece, nonostante l’udienza fosse stata fissata da tempo, ancora non ci sono. Che il processo si risolva con una condanna o con una assoluzione e che la decisione spetti ad un giudice è un dato di fatto. Ciò che si cerca è la verità, e che questa arrivi nel più breve tempo possibile.