TARANTO-Resta acceso l’altoforno 2 dello stabilimento ArcelorMittal, ex Ilva, ma dovrà essere messo in sicurezza. Lo spegnimento, programamto per il prossimo 10 ottobre, era stato ordinato dalla Procura dopo che il gup Pompeo Carriere aveva respinto la richiesta di dissequestro: in seguito all’incidente nel giugno del 2015 che costò la vita all’operaio Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente, sono state imposte prescrizioni adempiute solo parzialmente.
Il tribunale del Riesame di Taranto ha accolto il ricorso presentato dall’Ilva in amministrazione straordinaria contro il provvedimento con il quale il giudice Francesco Maccagnano – il 31 luglio scorso – aveva respinto la richiesta di facoltà d’uso dell’Altoforno finalizzata all’esecuzione dei lavori chiesti dal custode giudiziario. Lo spegnimento dell’Afo2, stando a quanto fatto sapere dall’azienda, avrebbe provocato una riduzione dei livelli produttivi con conseguenze sul piano occupazionale. Con l’accoglimento dell’appello cautelare, il Tribunale del Riesame ha disposto un termine di 3 mesi per la progettazione di dettaglio e l’esecuzione dei lavori.