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Condanna xylella: Emiliano vuol fare chiarezza, ma c’è chi ne chiede le dimissioni

SALENTO – “Prima e fondamentale questione: la condanna riguarda tutto il periodo in cui la lotta alla xylella era sotto la esclusiva responsabilità del Governo italiano e dei suoi commissari”. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, vuol fare chiarezza sulla Condanna della Corte di giustizia europea.

“Seconda questione -dice- la sentenza non riguarda la Regione Puglia che anzi, da quando ha cominciato ad occuparsi della Xylella, gennaio 2016, ha finalmente realizzato un’organizzazione relativa ai monitoraggi e agli abbattimenti che ha soddisfatto i Commissari Europei che dal 2017 non hanno più mosso critiche formali al nostro sistema che anzi è stato indicato come un sistema di riferimento anche per gli altri Paesi europei. La decisione della Corte prende a riferimento l’anno 2014 e tutto il periodo del commissariamento governativo affidato al generale Silletti.

Secondo la sentenza e venendo al merito delle contestazioni, quelle riguardanti i ritardi degli abbattimenti degli alberi infetti da Xylella sono da ricercarsi nelle mancanze della legislazione nazionale e nei sequestri preventivi operati dalla Procura della Repubblica di Lecce che hanno impedito le estirpazioni”.

Il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone della Regione Puglia, ha partecipato all’inizio di questo mese alla riunione della Commissione nel corso della quale si è preso atto che la Xylella è un’infestazione insediata sul territorio europeo e che quindi dovranno essere cambiate le politiche di approccio alla lotta all’infestazione, ad esempio con la riduzione del raggio di abbattimento dalle piante infette e con una maggiore collaborazione tra gli Stati coinvolti.

Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, è di tutt’altro avviso e chiede le dimissioni di Emiliano “Affinché si possa andare anticipatamente al voto e dare ai pugliesi una squadra di governo seria, capace, competente e in grado di mettersi subito al lavoro per risolvere gli enormi danni che il presidente e la sua squadra hanno provocato ai cittadini negli ultimi cinque anni. Manchevolezze, inadempienze della Giunta regionale che hanno distrutto l’agricoltura pugliese, un settore che sta attraversando il mare in tempesta da quando Emiliano si è insediato: dalla Xylella al Piano di Sviluppo Rurale, per non parlare della situazione dei Consorzi di Bonifica e dell’Arif.

Anche Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, punta il dito contro Emiliano. E contro Vendola. “È paradossale il fatto che nessuno ci abbia ascoltato. È dal  lontano 2011  che lanciamo l’allarme, chiedendo soluzioni sia a livello locale che nazionale, prima al Governo Vendola e poi quello di Emiliano. La Regione ha continuato a dormire snobbando il problema e pensando che potesse essere gestito a tarallucci e vino, provando ad attivarsi  quando era oramai troppo tardi. Così come hanno fatto i nostri parlamentari ed europarlamentari, nessuno negli anni in cui c’era da farlo ha preso veramente posizione. Il neo ministro all’Agricoltura, Teresa Bellenova, si attivi immediatamente per cercare una soluzione”.

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