LECCE- I Pronto Soccorso sono sempre più luoghi pericolosi per i dipendenti dell’ASL Lecce. A denunciarlo è la Segreteria Provinciale FIALS che rimanda a un episodio avvenuto lo scorso 22 agosto, quando presso il Fazzi di Lecce un infermiere è stato aggredito alle spalle e colpito al collo da un utente in stato di agitazione.
“Se è vero che bisogna avere il massimo rispetto per chi ha bisogno di assistenza e cure -si legge- è pur vero che chi opera in trincea e svolge il proprio lavoro ha il diritto a vedere maggiormente riconosciuto il proprio ruolo e a vivere in un’ambiente di lavoro attrezzato e sicuro”. Sono infatti diversi i problemi in cui versano gli operatori: tra cui la carenza di personale, i conseguenti disagi organizzativi; i lungi tempi d’attesa e l’ assenza di filtro adeguato che aiuti a decongestionare i Pronto Soccorso.
In attesa che il tutto venga risolto, la Fiasl chiede al direttore generale dell’Asl Rodolfo Rollo “di garantire la “sicurezza degli ambienti di lavoro e degli Operatori Sanitari” con adeguati interventi di rafforzamento della “vigilanza”, unitamente a riconoscimenti distintivi e ristoratori, di carattere economico, a favore degli Operatori”.