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Metapulia, ecco dove dovrebbe sorgere. Chiesto pre-incontro al Comune

LECCE- In vista della conferenza dei servizi del prossimo 3 settembre per l’impianto di compostaggio, dieci giorni fa una richiesta di pre-incontro è stata inviata dalla società Metapulia agli amministratori del Comune di Lecce e in particolare al sindaco e al suo vice e agli assessori all’Ambiente, all’Urbanistica e allo Sviluppo Economico. L’obiettivo dichiarato della società è quello di dirimere dubbi e perplessità prima di arrivare al tavolo della conferenza. Al momento, nessuna risposta. Come nessuna convocazione è arrivata dall’Unione dei Comuni del Nord Salento, al cui presidente, Giuseppe Taurino, due settimane fa, l’amministratore di Metapulia, Piero Seracca Guerrieri, ha chiesto un incontro ricevendo disponibilità.

Ecco dove l’impianto dovrebbe sorgere, nella Zona Industriale ASI del Comune di Lecce: è un terreno che si trova sul versante a sinistra rispetto al viale principale Marcello Chiatante, stretto tra quello e la strada per Trepuzzi, alle spalle dell’Autodemolizioni Fiorentino, non lontano dall’azienda Lasim. È un lotto che la società ha acquistato perché lì vuole costruire l’impianto di produzione di compost e biometano lavorando la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, per un investimento di 20 milioni di euro.

Sarebbe sul territorio il primo impianto di compostaggio di dimensioni medio-grandi, per una capacità di trattamento di 55mila tonnellate all’anno, che coprirebbero una buona fetta della produzione di rifiuti del territorio. Nelle scorse ore, nell’incontro a Bari, il presidente dell’Agenzia regionale per i rifiuti, Gianfranco Grandaliano, ha confermato che la priorità della Regione resta la costruzione dell’impianto pubblico a Cavallino, ma non c’è preclusione su progetti privati. Altro nodo però restano i tempi, come far collimare le procedure pubbliche con le esigenze di chiudere il ciclo dei rifiuti a stretto giro.

Sul tavolo con il Comune, nel pre incontro che Metapulia vorrebbe fare, la società vuole mettere anche altro: la proposta di assorbire almeno la metà del personale addetto alla gestione– circa 7/10 addetti – da figure attualmente impiegate presso la Lupiae Servizi e comunque residenti nel territorio di riferimento dell’impianto.

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