Attualità

Ex Ilva, Di Maio a Taranto: no immunità penale. E chiede chiarimenti sui 1.400 in cassa integrazione

TARANTO – “Il problema dell’immunità penale è risolto perché non c’è più immunità penale. Questo era il nostro obiettivo e abbiamo detto che non siamo assolutamente contro i lavoratori e ArcelorMittal. Se continua a dimostrare il mantenimento degli impegni, Arcelor Mittal non ha nulla da temere”. Così il ministro dello Sviluppo Economico e vicepremier, Luigi Di Maio, tornato a Taranto per il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, quello istituito con la Legge 20 del 2015 dal governo Renzi per gestire il rilancio della città dopo la crisi dell’ex Ilva. E ha chiesto di avere chiarimenti sui 1.400 lavoratori in Cassa integrazione.

Con Di Maio, anche i ministri della Difesa Elisabetta Trenta, dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, del Sud Barbara Lezzi, dell’Ambiente Sergio Costa, il viceministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, e il ministro della Salute Giulia Grillo, che ha parlato del trend in aumento, per il sito di interesse nazionale (Sin) di Taranto, dei dati relativi alle leucemie infantili, nell’età compresa tra 0 e 19 anni, nel periodo 2014-2017. I dati più specifici -ha detto- verranno presentati nel dettaglio il 5 luglio a Roma, nel focus specifico dello studio ‘Sentierì sul Sin di Taranto”.

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