LECCE – Quando il numero uno della Lega raggiunge il palco, Piazza Sant’Oronzo è diametralmente spaccata in due: da una parte la protesta, al di là delle transenne, dall’altra i sostenitori.
Dalla sua il leader ha i tanti followers che, bandiere alla mano, inneggiano al suo nome a ridosso del pulpito. Al suo fianco ci sono il senatore leghista Roberto Marti, il candidato sindaco a Lecce della coalizione di Centrodestra, Erio Congedo e i candidati alle Europee nella circoscrizione Sud, Andrea Caroppo e Massimo Casanova.
Dal palco il leader rilancia i cavalli di battaglia nazionali: dal decreto sicurezza, con riferimento alla firma appena apposta in prefettura, alla necessità di blindare i porti. A suo avviso “l’unico modo per tutelare gli interessi del Paese”.
“Gli altri usano il voto dell’Europa per fare giochini in Italia -incalza- Noi della Lega lo facciamo perchè dall’Europa intendiamo ottenere il rispetto di cui non abbiamo mai goduto”. Dalla prefettura al palco in piazza, il leader assume un impegno squisitamente made in Puglia: “A Bruxelles difenderemo la pesca, l’agricoltura e l’olio pugliese” dice.
“Questa piazza leccese mi emoziona -conclude il vicepremier- e mi conferma che anche qui, al Sud, abbiamo fatto e stiamo facendo bene. Riprendiamoci quello che ci spetta – conclude – facciamolo domenica a Lecce, come in Europa”.
Poi, come da tradizione, spazio ai selfie. I sostenitori in fila raggoiungono il palco seguendo le indicazioni dello stesso leader: “raggiungetemi tutti da destra – ironizza – tanto a sinistra, di ineressante, non succede mai nulla”.
E.Fio