LECCE – Le Riforme sono a rilento e c’è chi ne paga le conseguenze: sono i Magistrati Onorari che hanno proclamato attraverso le principali associazion di categoria lo stato di agitazione.
Protestano contro la mancata riforma dei decreti “Orlando” varati nella scorsa legislatura, che stanno per mettere in ginocchio la giustizia civile e penale.
Si tratta di 5.000 professionisti già formati e pronti a evadere l’arretrato giudiziario e dare supporto continuativo alla magistratura di ruolo, che in Italia è sottodimensionata rispetto agli altri Paesi occidentali, ma che non hanno i diritti degli altri lavoratori.
La scelta dell’attuale esecutivo di mantenere in regime part-time questi professionisti non può che condannare l’Italia a rimanere in eterno all’ultimo posto della graduatoria OCSE, mentre la riforma della magistratura onoraria costerebbe appena 100 milioni.