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Lucioni: “Se sarà Serie A andrò a casa mia, a Benevento, in bicicletta”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Nel Lecce c’è un gruppo di calciatori che hanno vissuto e festeggiato nelle ultime stagioni la promozione in Serie A. Lo scorso anno è toccato a Mauro Vigorito vincitore della doppia finale Play Off contro il Palermo. Prima era toccato a Falco, Venuti e Lucioni. Quest’ultimo, che a gennaio aveva rinunciato al trasferimento al Sassuolo per raggiungere la Serie A con il Lecce, è vicinissimo al traguardo. Ed è pronto a mantenere una promessa. “Se conquistiamo la Serie A  andrò a Benevento, a casa mia, in bicicletta – conferma -, sono pronto a fare 300 km tutti d’un fiato, la bici la comprerò per fare questa tappa, sarà una passeggiata in confronto agli sforzi che stiamo facendo da luglio”. Una settimana in cui bisognerà saper gestire le energie mentali. E chi, meglio del difensore di Terni, saprà fare da chioccia ai compagni di squadra. Un traguardo che i giallorossi potevano tagliare con una settimana di anticipo, ma a Padova il Lecce ha risentito pure dello sforzo prodotto nel big match contro il Brescia. “La domenica prima, contro il Brescia, avevamo dato tutto quello che avevamo – aggiunge -, a livello emotivo eravamo scarichi, e avevamo di fronte una squadra che si giocava le ultime speranze salvezza e nel turno precedente aveva riposato”. Sabato prossimo al Via del Mare sulla strada dei giallorossi ci sarà lo Spezia che ha frenato il Palermo al Barbera e ha battuto il Crotone sabato scorso. La formazione ligure sembra in forma e vuole centrare la qualificazione ai Play Off. “La partita la stiamo preparando come tutte le altre, con la massima voglia e determinazione – spiega -, è una settimana un po’ particolare, è stato un campionato avvincente e da anni non si vedeva una Serie B così avvincente, all’ultima giornata tutte le squadre hanno qualcosa da conquistare”. Dalla parte dei giallorossi uno stadio che tornerà a essere pieno come per i grandi appuntamenti. “Sarà un’apoteosi per tutti – conclude -, mi voglio riprendere sul campo quello che ho perso ingiustamente. Io ho pagato”. Per doping, e il Palermo potrebbe pagare per un altro tipo di doping, quello amministrativo. “Io ho pagato a caro prezzo sulla mia pelle, ho seguito poco la vicenda del Palermo, ma è sotto gli occhi di tutti quello che è successo. La società del Lecce, invece, dovrebbe essere presa come esempio. Noi comunque siamo padroni del nostro destino senza pensare a queste cose”.

 

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