CUTROFIANO – Le cave sono necessarie per la produzione di cemento, un prodotto fondamentale per la realizzazione di tutte quelle opere che migliorano la qualità della nostra vita: case, scuole, ospedali e infrastrutture, tanto per citarne alcune. Ma, se da una parte è impossibile non attingere dalla natura calcare e argilla, dall’altra esistono buone pratiche di recupero ambientale per le aree estrattive per le quali Colacem è ritenuta un’eccellenza.
Ne è un concreto esempio la Cava “Don Paolo” di Cutrofiano (LE), che è ormai diventata una piccola oasi naturale.
Il 16 e 17 aprile scorsi, gli studenti degli Istituti “Laporta-Falcone e Borsellino” di Galatina e “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, hanno visitato il sito proprio con l’obiettivo di conoscere come si utilizza correttamente una cava: si inizia dall’alto in modo che la fase di recupero possa essere contestuale alla successiva fase di escavazione.
Gli studenti e i docenti sono stati accompagnati dal personale dello stabilimento Colacem di Galatina in un percorso didattico e allo stesso tempo panoramico che ha messo in risalto le bellezze naturalistico-ambientali della cava. Una piccola oasi naturale in cui alcune specie animali, che prima erano addirittura a rischio di estinzione, lì hanno trovato il loro habitat naturale. Tra gli obiettivi di un buon recupero vi è infatti soprattutto la salvaguardia delle biodiversità sia della flora che della fauna.
Questa iniziativa si inserisce nel percorso intrapreso con i recenti workshop tenuti presso gli istituti scolastici in vista dell’Open Day del prossimo 5 ottobre allo stabilimento Colacem di Galatina.