PARABITA – L’iniziativa è dell’Avvocatura dello Stato: nel giudizio di incandidabilità promosso nei confronti dell’ex Sindaco di Parabita Alfredo Cacciapaglia e dell’Assessore Biagio Coi, ha chiesto e ottenuto un’anticipazione dell’udienza al 24 aprile, cioè immediatamente a ridosso della scadenza del termine per la presentazione delle liste per le elezioni amministrative del Comune. 
Il Tribunale di Lecce aveva rigettato la richiesta e la discussione del reclamo era stata fissata per giugno. “Improvvisamente -dice l’avvocato Pietro Quinto che difende Cacciapaglia- l’Avvocatura ha chiesto l’anticipazione”.
Immediata l’opposizione del legale, insieme al collega Luciano Ancora che rappresenta Biagio Coi.
Con una memoria di 60 pagine, Quinto ha stigmatizzato l’irritualità di tale anticipazione ed ha comunque contestato nel merito tutti i motivi del reclamo proposto dall’Avvocatura, rilevando come la sentenza del Tribunale, di rigetto della richiesta di incandidabilità, risalente a dicembre scorso, avesse dato conto della insussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per ritenere incandidabile l’ex Sindaco Cacciapaglia al quale non poteva essere mosso alcuno specifico addebito per la complessiva vicenda che aveva dato luogo allo scioglimento del Consiglio Comunale di Parabita. “D’altro canto – ha spiegato – nell’imminenza della scadenza del termine per la presentazione delle candidature, la decisione del reclamo non poteva comunque avere alcun effetto giuridico”. Per questo il legale non si spiega la natura dell’iniziativa dell’Avvocatura. Ovvero: se Cacciapaglia volesse, oggi si potrebbe candidare. E, visto che si è a ridosso delle elezioni, avrebbe potuto farlo nonostante il reclamo.
Il Collegio ha riservato ogni decisione. È presumibile che la sentenza della Corte non arriverà in tempi brevi.
