PARABITA – Dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, Parabita è alle prese con una campagna elettorale di fuoco per la quale si è reso necessario l’intervento del Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta.
Alle 10 in punto, insieme ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, ha incontrato in municipio la commissione prefettizia da due anni alla guida del Comune. E questo alla luce della recente escalation di minacce e avvertimenti, in tipico sile mafioso, indirizzati direttamente ai commissari e al candidato sindaco nonchè ex consigliere comunale Marco Cataldo. Ai primi è toccata in sorte una lettera minatoria che invitava a farsi “i fatti propri per campare 100 anni”, a Cataldo una missiva con all’interno il disegno di un manifesto funebre con il suo nome e la data dell’appuntamento alle urne, il 26 maggio prossimo. Non solo. Sul parabrezza dell’auto del candidato qualcuno ha lasciato una busta con all’interno tre cartucce da caccia calibro 12.
Sono stati i commissari straordinari Andrea Cantadori, Sebastiano Giangrande e Gerardo Quaranta ad allertare i carabinieri e a comunicare l’accaduto alla Prefettura di Lecce e al ministero dell’Interno. Le indagini sono in corso.
Intanto, a 7 giorni dalla presentazione delle liste, il prefetto annuncia controlli serrati su una campagna elettorale che, considerati i trascorsi, dovrebbe consentire al paese di voltare pagina.
Al vaglio la possibilità di intensificare la presenza delle forze dell’ordine nei luoghi sensibili come il municipio, i comitati elettorali e le abitazioni private. L’impegno consisterà nel restituire alla comunità un clima sereno, garantendo una campagna elettorale lontana da qualunque macchia associabile alla malavita.
E.Fio