MELPIGNANO- E’ stata un successo perché gli attori sono stati molto bravi, perché c’erano oltre 50 figuranti in abiti d’epoca, perché il luogo era una scenografia perfetta per la rappresentazione. Ma soprattutto perché hanno partecipato alla riuscita dell’evento tantissimi cittadini. È la Passione vivente messa in scena a Melpignano. La compagnia teatrale Olì mmia si è misurata per la prima volta in uno spettacolo del genere, perché di solito si occupa di commedie in vernacolo. Con la collaborazione di tutti -tra i promotori il consigliere comunale Luigi Montinaro- la suggestione della passione e morte di Gesù ha incantato gli spettatori. Si è partiti dal Palazzo Marchesale De Luca, dove Ponzio Pilato ha affidato la sentenza al popolo, la flagellazione è avvenuta in via San Giorgio e la crocifissione sul retro della Chiesa Matrice. C’è stato uno studio dettagliato dietro a ogni aspetto: a partire da quello dei costumi, con la scelta dei colori e la cucitura a mano da parte di sarte locali.
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