Sport

Tachtsidis: “Mancano cinque finali. Il futuro? Lecce è la prima scelta”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) La squadra giallorossa ha già il piede sull’acceleratore, pronta a riprendere la corsa promozione dopo la frenata di Cremona.  “Non è stato un buon risultato per noi, però anche in inferiorità numerica abbiamo fatto capire che siamo una squadra forte, purtroppo l’episodio dell’espulsione ha pesato un po’. Adesso guardiamo avanti, mancano cinque finali”. Non sarà stata certamente la sconfitta contro la Cremonese a calpestare le certezze che la squadra di Liverani ha costruito finora. “Certo che no – conferma -, purtroppo ogni partita ha una propria storia, non sai mai cosa succede: un fallo genera un’espulsione, un palo ti nega il gol. Come ho detto prima, non è più il caso di pensarci e guardiamo alla prossima”. Ai più non sarà sfuggito il momento in cui Liverani invitava qualcuno, in campo, a stare zitto: era rivolto proprio al centrocampista greco che spiega il motivo: “In campo comandano gli arbitri, ma devono avere rispetto per i giocatori – sostiene -, il problema è proprio questo: non hanno rispetto, fanno i fenomeni. Allora io rosico e mi sono arrabbiato; non contesto se c’è o no un fallo, ma devono avere rispetto e non prendermi in giro altrimenti mi incazzo”. Arrivato al Lecce durante la finestra invernale del mercato di gennaio, Tachtsidis ha subito trovato posto nel progetto tattico di Liverani che, ha ammesso, non sapeva più dove giocasse. “Innanzitutto avevo bisogno di un po’ di tempo per recuperare la forma migliore – spiega -, con il gioco di Liverani ho più possibilità di giocare la palla, ho più soluzioni per giocare il pallone. Avevo notato Liverani già quando stavo in Italia, è diverso dagli altri allenatori: lui ha idee chiare e ti fa capire subito cosa devi fare”. Dopo la parentesi, infelice, in Inghilterra Tachtsidis è tornato in Italia ed è ripartito da quella Serie B che lo aveva proiettato in orbita Roma. “Ho ritrovato la Serie B che immaginavo – continua -: sempre difficile, puoi perdere o vincere contro chiunque”. L’ex centrocampista della Roma non ha ancora trovato il primo gol in giallorosso, ma non ne fa un dramma. “Non ricordo quando segnai la mia ultima rete italiana – aggiunge -,  preferisco la vittoria della squadra a un mio gol”. E, come Liverani, non guarda la classifica. “Non so quanti punti servono per la promozione – ribadisce -, pensiamo una partita per volta, sabato affronteremo una squadra difficile a cui servono punti per salvarsi, queste sono le partite più difficili perché devi essere forte mentalmente. Adesso è dura per tutti. Abbiamo un punto sul Palermo, però dobbiamo riposare. Nella migliore delle ipotesi potremmo riprendere il vantaggio sul Palermo e poi vediamo cosa succede nelle altre partite. Però noi dobbiamo fare il nostro”. Comunque andrà a finire, per Tachtsidis è stata una mezza stagione positiva. La società leccese ha l’obbligo di riscatto in caso di promozione in serie A al termine di questa stagione. Se, però, non dovesse centrare il prestigioso obiettivo avrà comunque la possibilità di riscattare il cartellino in virtù della opzione prevista dal contratto. “Quando sono tornato tutti mi hanno chiesto: “Un anno fa giocavi in Champions e adesso vai a Lecce? – rivela -, ho risposto che mi hanno fatto sentire importante, anche qui si può vincere, è il mio sogno. Per il futuro Lecce è la prima scelta”.

 

Articoli correlati

Ecco i gironi di Lega Pro. Ripescata la Triestina

Redazione

Serie C: Taranto, un punto e tanto rammarico

Redazione

Coppa Italia, il Lecce con il Como il 13 agosto

Redazione

Baroni: “Abbiamo sofferto, ma la mia squadra non molla mai”

Redazione

Happy Casa Brindisi a Varese per continuare a stupire

Redazione

Enel bella a metà. Con la Roma prima sconfitta

Redazione