BAGNOLO DEL SALENTO- Rischiava di restare senza e invece no: Bagnolo del Salento ha la sua caserma dei carabinieri nuova di zecca. I militari, guidati dal comandante provinciale Giampaolo Zanchi, e l’amministrazione comunale hanno tagliato il nastro in mattinata.
Tantissime sono state le difficoltà incontrate in questi anni, ma la volontà di assicurare e mantenere la presenza dei carabinieri in paese è culminata nella realizzazione dell’opera.
Il Comune di Bagnolo del Salento, si diceva, rischiava di perdere un importante presidio per la sicurezza territoriale poiché la vecchia caserma aveva sede in uno stabile di proprietà privata che versava ormai in condizioni strutturali precarie. La nuova caserma è stata realizzata in una ex scuola materna di proprietà comunale ed è inserita in un contesto urbano ottimale, molto vicino al centro abitato.
“E’ una sede esteticamente bella, funzionale, posta in un luogo strategico e per questo – ha detto nel suo discorso il colonnello Zanchi – sento forte la responsabilità di comandante provinciale del suo funzionamento, nel renderla efficiente ed efficace, nell’interpretare nel migliore dei modi i valori fondanti dell’Arma dei carabinieri di “essere vicino al cittadino”, aiutarlo, comprendere le sue necessità, risolvere i suoi problemi. Da parte nostra il massimo impegno per proseguire nel solco delle tradizioni”.
La cerimonia di inaugurazione, alla presenza anche del prefetto Maria Teresa Cucinotta e del Consiglio comunale dei ragazzi, è stata scandita da momenti significativi come la resa degli onori al generale di brigata Alfonso Manzo, comandante della legione carabinieri “Puglia”, oltre che ai caduti; la donazione delle bandiere del tricolore ed europea da parte del sindaco Sonia Mariano al comandante della stazione dei carabinieri (il Maresciallo maggiore Davide Stella); la cerimonia dell’alzabandiera e la benedizione dei locali della stazione da parte di Monsignor Donato Negro, arcivescovo di Otranto.
“La stazione dei carabinieri – ha dichiarato il generale Manzo – è certamente un luogo, un’infrastruttura, quale quella di cui oggi celebriamo la realizzazione, ma è soprattutto una realtà fondata sulla coerenza dei comportamenti, sull’autorevolezza derivante dalla credibilità, sulla testimonianza dei valori propri della condizione militare e di tutori dell’ordine nella vita quotidiana, fatta spesso di semplici gesti di solidarietà. Un maresciallo con la sua stazione, un paese con i suoi cittadini. Queste quattro componenti delineano da sole l’essenza stessa dell’Arma dei carabinieri e ci fanno comprendere il legame che ci unisce indissolubilmente, sin dalla fondazione nel 1814, al popolo italiano”.