CASTIGLIONE D’OTRANTO – Come quando arriva un nuovo bambino in famiglia: occhi rossi, mani tremanti e grandi sorrisi che oggi, in questo comune di mille abitanti giù nel Capo, accomunano grandi e piccoli. Castiglione d’Otranto diventa un esempio e inaugura qualcosa di nuovissimo. Qualcosa che trasforma i frutti della natura e del lavoro duro, qualcosa che profuma di tradizione ma che insegna un futuro dalle radici ben salde in questa terra rossa.
Ideato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, apre il primo Mulino di Comunità della Puglia, un “Impegno per la democrazia del cibo e uno strumento di lotta allo spopolamento nelle aree rurali”. Il taglio del nastro è avvenuto nell’ambito della seconda edizione della “Festa della Terra”.
È un centro di trasformazione polivalente dei cereali di qualità e servirà a dare valore ad una grande biodiversità cerealicola e leguminosa. Serve a garantire un servizio di molitura a costi equi e sostenibili per famiglie, contadini, piccole e medie aziende. “Un esempio per tutta la Puglia” ha detto il presidente, Michele Emiliano.
Presentato anche il giardino comune con alberi da frutti minori, tra i quali spunta il melograno dedicato al giornalista Michele Frascaro.
Una dedica speciale va a chi ha piantato il primo il seme di questo progetto: il tanto amato “nonno Uccio”, che proprio il 31 marzo, giorno dell’inaugurazione, avrebbe compiuto 95 anni.