LECCE- Non ci sarà l’alta velocità al Sud, ma l’alta capacità sulla tratta ferroviaria Bari-Napoli sarà realtà entro il 2026, almeno stando all’annuncio fatto nelle scorse ore dal governo che ha stanziato 6,2 miliardi di euro. È quanto ha riferito la ministra per il Sud Barbara Lezzi nel question time del mercoledì in risposta ad una interrogazione avanzata da deputati di Fi. Si tratta, dunque, di dotare la linea di meccanismi di controllo tali da consentire il passaggio di più treni (e non di treni più veloci): i tempi di percorrenza sarebbero dimezzati, dalle attuali 4 alle future due ore. L’alta capacità non sarà estesa, per il momento, al Salento. Per quanto riguarda, invece, la velocizzazione della direttrice adriatica, cioè della tratta terminale che da Bari si dirama a Taranto e Lecce, l’intervento, a fronte dell’impegno da 350 milioni, è in corso e dovrebbe concludersi entro due anni.
Ma è polemica politica. Paolo Pagliaro, presidente del Movimento Regione Salento, se la prende con la Lezzi, ma anche con un altro salentino ad aver ricoperto un ministero importante, Raffaele Fitto. “Ancora una volta – dice – il Salento è stato penalizzato. Mancano le infrastrutture ed i collegamenti e, invece di studiare un modo per togliere quella pietra tombale sui trasporti regionali messa dal Governo Vendola nel marzo 2010, si continua a considerare il Salento come l’ultima ruota del carro non solo nazionale ma anche regionale. La questione relativa all’Alta velocità la affrontiamo da tanti anni ed è una delle battaglie che abbiamo combattuto contro tutti e tutto non fidandoci delle fredde rassicurazioni e delle scuse di ogni tipo accampate dal ministro di turno, da Fitto a Lupi a Delrio, adesso la Lezzi. Ben due ministri salentini, sigh!”. Il dito è puntato contro il fatto che l’Alta capacità per ora si fermerà a Bari. “Per l’estensione Bari-Lecce-Taranto la Lezzi ha assicurato che è stata finanziata, aveva detto la stessa cosa anche Fitto, quindi per il momento il Salento resta escluso anche da quello. Ed è inaccettabile che ancora non si parli di Alta velocità per il Salento; questo è un grave atteggiamento politico. Il Paese non può rimanere spaccato in due; da Bari a Santa Maria di Leuca la frattura rischia di diventare insanabile”.