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Festival del gol giallorosso: Lecce – Ascoli 7-0

LECCE (di M.C.) – Un turbinio di emozioni prima e dopo l’inizio del recupero di Lecce-Ascoli valido per la 22^ giornata del campionato di serie B. Le immagini dello scontro Scavone-Beretta ed i successivi minuti di paura sono ormai alle spalle. Proprio nel sorriso di Scavone, presente alla cerimonia della consegna delle targhe da parte del presidente della Lega B Mauro Balata alle due società, c’è la cartina utile per raggiungere il futuro.
Poi spazio al calcio giocato, al pallone che rotola e ad uno stadio colorato e infuocato che spinge i giallorossi ad una vittoria esageratamente larga.

Vivarini schiera il suo Ascoli con il 4-3-1-2, in porta Milinkovic-Savic; difesa con Andreoni, Brosco, Padella e D’Elia; a centrocampo Addae, Troiano, Cavion; tra le linee Ninkovic, in avanti insieme a Ciciretti c’è Rosseti preferito a Beretta non al meglio della condizione.
Quindi, dei due protagonisti dello scontro in cui rimase a terra Scavone nessuno è in campo dal primo minuto.
Liverani a specchio schiera la stessa formazione vista a Crotone: Vigorito in porta; Calderoni, Meccariello, Lucioni e Venuti sulla linea difensiva; a centrocampo fiducia a Tabanelli, Petriccione e Tachtisidis, Mancosu sulla trequarti, Falco e La Mantia in attacco.
Arbitra il sig. Baroni di Firenze.

Il copione della gara è chiaro già dai primi minuti: è il solito Lecce che fraseggia, palleggia, e attacca. L’Ascoli fa pressing, raddoppia la marcatura ma i giallorossi sono frizzanti e stappano la gara al 4°: Mancosu serve La Mantia che fa sponda per Tabanelli ed il gol è fatto, il centrocampista di Ravenna si ripete dopo il marchio di domenica scorsa.
L’Ascoli non riesce a reagire e al 16° arriva il raddoppio: parte ancora dai piedi di Mancosu l’assist vincente, a metterla dentro è Petriccione che si fa trovare in area libero e di destro batte Milinkovic-Savic.
I marchigiani si fanno schiacciare, sono storditi e subiscono il tris al 19°: Petriccione batte un calcio di punizione, il portiere allontana con i pugni, sulla sfera si avventa Calderoni, scaglia una sassata, sulla traiettoria c’è La Mantia che graffia la palla e la deposita in fondo al sacco.
È una gara senza storia e al 24° arriva il poker: Mancosu triangola con La Mantia che cade in area, la riprende il capitano, sinistro velenoso, nono gol stagionale per il sardo e il Via del Mare esplode.
Il primo tempo per i marchigiani non finisce mai e al 32° arriva il 5° gol: Brosco atterra La Mantia e per Baroni non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Batte Falco e mette il punto esclamativo sulla gara.
I tifosi ospiti presenti delusi vanno via.
Nel secondo tempo c’è ancora solo e soltanto il Lecce; al 60° arriva il 6° gol: Tabanelli servito dal capitano s’incunea in area, gonfia la rete, ed esulta sotto la nord. Al 66° Mancosu batte ancora Milinkovic-Savic e fa 7.
Lecce superlativo, Ascoli sotto choc.
E c’è l’esordio di Riccardi e di Felici, ed è festa grande al Via del Mare… è il festival del gol giallorosso che determina una vittoria esagerata e porta tre punti d’oro che proiettano il Lecce a quota 48, al terzo posto, ad uno dal Palermo secondo, a due dal Brescia che staziona in vetta. Nel Salento si continua a sognare il doppio salto, l’approdo in serie A, e non solo è lecito sognare ma è d’obbligo crederci.

TABELLINO

LECCE-ASCOLI 7-0

LECCE (4-3-1-2): Vigorito; Venuti, Lucioni, Meccariello (65° Riccardi), Calderoni; Petriccione, Tachtsidis (70° Felici), Tabanelli; Mancosu; Falco, La Mantia (56° Tumminello). A disposizione: Bleve, Riccardi, Di Matteo, Cosenza, Arrigoni, Tumminello, Haye, Marino, Saraniti, Felici, Pierno, Majer. Allenatore: Liverani

ASCOLI (4-3-1-2): Milinkovic-Savic; Andreoni, Brosco, Padella, D’Elia; Addae, Troiano (65° Iniguez), Cavion; Ninkovic; Rosseti (70° Baldini), Ciciretti (78°Chajia). A disposizione: Lanni, Valentini, Rubin, Ganz, Quaranta, Casarini, Beretta, Coly, Ardemagni. Allenatore: Vivarini

ARBITRO: sig. Niccolò Baroni di Firenze

ASSISTENTI: sig. Niccolò Pagliardini di Arezzo e sig. Vittorio Di Gioia di Foligno e dal quarto uomo ufficiale sig. Federico Dionisi de L’Aquila.

MARCATORI: 4° – 60° Tabanelli (L), 16° Petriccione (L), 19° La Mantia (L), 24°-66° Mancosu (L), 32° Falco su rig. (L)

AMMONITI: 28° D’Elia (A), 55° Meccariello (L)

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