Politica

Lecce, guerra a sinistra tra ex compagni di Salvemini

LECCE- Guerra nella sinistra leccese. Lecce Bene Comune, in mattinata, ha chiarito che c’era la volontà di chiudere un accordo con il sindaco uscente, ricandidato, Carlo Salvemini, “ma il suo atteggiamento arrogante e lo spostamento della sua coalizione a destra” non lo hanno consentito, hanno spiegato. Con LBC in conferenza stampa anche Rifondazione comunista e Sinistra Italiana. Non è ancora chiaro se presenteranno un proprio candidato ed è in corso il dialogo con Art.1, che però Salvemini considera dalla sua parte. Duro il giudizio degli ex compagni sui suoi 18 mesi di governo: si rimprovera il fatto di non aver assunto scelte politiche ma di aver avuto un atteggiamento da ragioniere e di aver accettato ora esponenti di estrema destra nelle liste.

In corso c’è anche una vicenda giudiziaria sul versamento di emolumenti della consiliatura 2012-2017 da parte di Salvemini e Citraro.

Dall’altro lato, arriva la replica di Lecce Città pubblica, Idea per Lecce, Una Buona Storia per Lecce: “Da espressioni della sinistra cittadina – dicono – ci sentiamo in questa coalizione pienamente a nostro agio, perché le politiche realizzate nei 18 mesi di governo sono pienamente coerenti con i nostri principi e valori. Nelle scorse settimane alcuni rappresentanti delle nostre associazioni hanno semplicemente ribadito quali fossero le condizioni per un’intesa politica, le stesse poste da Salvemini al momento della ricandidatura: il riconoscimento della positiva esperienza dei 18 mesi e del ticket con Delli Noci. Oltre alla impossibilità di avere il simbolo LBC in lista non in ragione di questioni personali, bensì in ragione della pendenza di controversie giudiziarie che hanno inevitabilmente determinato l’impossibilità di costituire un patto fiduciario credibile agli occhi degli elettori. Oggi viene comunicato che il giudizio sui 18 mesi di amministrazione è largamente negativo” e che non c’è “nessuna volontà di intraprendere la via d’uscita politica indicata da Salvemini, quella di una lista che proponesse il simbolo di Liberi e Uguali, alleanza presentata alle ultime elezioni politiche nazionali”.

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