LECCE-Il futuro della terra è nelle mani dei ragazzi. La loro voce si è innalzata per le strade di tutto il mondo in una manifestazione globale nata sulle idee e sul coraggio della 16enne Greta Thumberg, candidata al nobel per le sue battaglie sull’ambiente.
Il Fridays for future, il venerdì per il futuro, ha radunato in strada anche gli studenti leccesi. Oltre due mila in marcia per chiedere con forza ai governi di tutto il mondo un impegno serio contro i cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento. Saranno loro a subire gli effetti catastrofici dell’innalzamento climatico e i danni irreversibili sugli ecosistemi e sulla vita delle persone e che già si fanno sentire: eventi estremi come frane e alluvioni, inondazioni, uragani, tempeste e siccità. Niente lezioni in molti istituti, e studenti in piazza per lo “Sciopero globale sul clima” organizzato non a caso di venerdì, giorno della settimana nel quale la 16enne svedese, dall’agosto del 2018, ha cominciato a manifestare davanti al parlamento del suo paese.
Insieme agli studenti associazioni, esperti, liberi cittadini per smuovere le coscienze. A sfilare anche esponenti No Tap e Legambiente, per ribadire il no alle estrazioni di petrolio e gas, che vedono la costa pugliese al centro di una vasta istanza di prospezione di idrocarburi che interessa il medio e basso Adriatico.