TARANTO – Al grido di “Taranto Libera” e “Assassini” un gruppo di persone nel pomeriggio ha tentato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine all’esterno della Prefettura di Taranto, durante una riunione convocata dal prefetto Donato Cafagna per discutere della situazione ambientale nel capoluogo e degli ultimi dati Arpa sull’inquinamento dopo l’allarme lanciato da alcune associazioni ambientaliste.
Tra i manifestanti anche un presidio di mamme di alunni che frequentano le scuole del rione Tamburi (chiuse temporaneamente dal sindaco Rinaldo Melucci per i potenziali rischi derivanti dalla vicinanza alle collinette ecologiche dell’ex Ilva trasformate in discariche), oltre ad esponenti di comitati e associazioni, i consiglieri comunali Massimo Battista e Vincenzo Fornaro.
Subito dopo i manifestanti hanno raggiunto la sede del Comune e hanno occupato una parte dell’atrio e del primo piano.
Nelle stesse ore duro l’affondo rivolto al M5S dal governatore di Puglia Michele Emiliano. “L’unica cosa “impropria” negli sviluppi di questi ultimi giorni è la vergognosa manipolazione delle note di Arpa Puglia operata dai deputati 5Stelle per non dover ammettere che Ilva inquina di più di prima. Anche il ministro Costa deve avere il coraggio di avviare la revisione dell’Aia che gli abbiamo chiesto e di non minimizzare come in passato hanno fatto altri ministri. I tarantini non si fidano dello Stato e delle sue istituzioni perchè è lo Stato ad averli oltraggiati”.