LECCE – (di Tonio De Giorgi) La corsa per la A diretta tiene accese le speranze del Lecce che può contare anche su un calendario che vedrà i giallorossi giocare in casa sette delle prossime undici partite. Un cammino agevole solo perché il Lecce giocherà lontano dal Via del Mare solo quattro gare. Con questo calendario la squadra leccese può puntare alla promozione diretta occupando uno dei primi due posti oggi stazionano Brescia e Palermo. Dopo la partita persa sabato al Barbera una cosa è certa e da evitare: il secondo posto in compagnia dei rosanero con i quali si è doppiamente in svantaggio negli scontri diretti. Bisognerà arrivare primi oppure secondi in solitudine sul secondo gradino della scala che permette di accedere alla Serie A. E poi bisognerà regolare i conti anche con il Brescia che sarà al Via del Mare a fine aprile quando la classifica potrebbe essersi meglio definita. Vincere tutte le partite casalinghe sarebbe un bel bottino, non perdere quelle esterne pure. Così, oggi, immaginiamo un Lecce straordinario come non lo si è visto sabato pomeriggio in casa del Palermo. La difesa sta facendo registrare qualche disattenzione di troppo. Partita di Cittadella a parte, i giallorossi non chiudono una sfida senza subire reti dalla trasferta di Carpi; dopo, gli avversari hanno sempre segnato almeno un gol. Il Lecce, scivolato al sesto posto dopo le partite di domenica, ha il peggior sistema difensivo delle primo otto squadre in classifica. Le migliori, oggi, sono quelle di Palermo e Benevento, rispettivamente 23 e 24 gol al passivo mentre l’Hellas Verona ne ha incassati 29. Alla squadra di Liverani si era chiesto, l’estate scorsa, la permanenza in Serie B, obiettivo raggiunto matematicamente contro il Verona, ma il traguardo per la società è cambiato e con qualche ritocco a gennaio adesso si punta alla Serie A. Salire sul treno che conduce direttamente nel massimo campionato resta un compito difficilissimo, ma la squadra di Liverani deve provarci. Gioca un bel calcio, e questo va bene, ma deve essere più pratica, concreta. A Palermo il migliore in campo è stato il portiere avversario. Tradotto: bravo lui, ma serve più cattiveria. Può sembrare ingeneroso dirlo, ma è così. Grandissimo gol di Tabanelli nei secondi finali di partita, ma bisognava riaprirla prima anche su palla inattiva, situazione per cui la squadra leccese si conferma poco prolifica. Al contrario il Palermo è stato più pratico e ha portato a casa tre punti che certamente lo rendono più solido della sua situazione societaria. Per tornare alle vicende di casa Lecce, si guarda al derby contro il Foggia dell’ex Padalino in programma sabato prossimo al Via del Mare. Il tecnico giallorosso Liverani conta di recuperare Palombi alle prese con un fastidio ad una caviglia. E in attesa che Tumminello recuperi la condizione migliore Liverani si affida a Mancosu, Falco e La Mantia. Tuttavia, una settimana di lavoro regolare come quella appena iniziata, senza turni infrasettimanali, potrebbe suggerire all’allenatore giallorosso soluzioni diverse. A centrocampo torna disponibile Petriccione che ha scontato il turno di squalifica.
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