Ambiente

Gasdotto: Tap espianta 360 ulivi, scontro su analisi Xylella

MELENDUGNO- Per poter andare avanti con i lavori del gasdotto, la società Tap ha ripreso in questi giorni le operazioni di espianto degli ulivi e di smantellamento dei muretti a secco, le cui pietre vengono riposte in box di metallo per essere poi ricollocate, laddove possibile, negli stessi luoghi.

Gli attivisti continuano a tenere il fiato sul collo della multinazionale, monitorando i lavori in corso in contrada Fanfula e denunciando “lo sbancamento di un boschetto in assenza di autorizzazioni”. Dall’altro lato, però, l’azienda squaderna i via libera che ha ottenuto per lo spostamento delle piante.

Al momento, si sta procedendo con lo spostamento di 109 ulivi, di cui 16 monumentali, dall’area di cantiere al canopy di Masseria del Capitano, dove vengono posizionati sotto le reti antinsetto. Tre piante verranno lasciate in situ. Altre 34 sono state distrutte perché risultate infettate dal batterio Xylella fastidiosa. In questo caso, come riporta l’ordine di abbattimento dell’Osservatorio fitosanitario della Regione (leggi qui: tap), i campionamenti sono stati svolti l’8 febbraio scorso da Tap alla presenza degli ispettori fitosanitari e il materiale inviato lo stesso giorno al laboratorio Basile Caramia per essere analizzato.

Circa dieci giorni fa, inoltre, sono state spostate ulteriori 123 piante e abbattute altre 92 su cui pure è stato riscontrato il batterio da quarantena degli ulivi, Xylella fastidiosa, dopo i campionamenti fatti il 29 gennaio (leggi qui: tap2).

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