BARI – Nessuno lo nomina esplicitamente, ma il riferimento al governatore di Puglia Michele Emiliano, è continuo. Soprattutto perché i partiti e i movimenti della sinistra che si sono ritrovati e riuniti nell’assemblea ‘Prima le idee’, sono tutti d’accordo: i confini del centrosinistra vanno contenuti nell’argine naturale e le primarie non sono all’ordine del giorno.
“Non è un tema attuale, secondo me – spiega Dario Stefano, a capo de La Puglia in più -. Oggi abbiamo la necessità di capire per fare cosa, per andare in quale direzione”. Dal palco, poi, lancia la sua bordata: “Non siamo complottisti” riferendosi alle accuse mosse dagli “emiliani” nelle scorse settimane. “La Puglia è in affanno perché ha tentato di mettere insieme chiunque. A Lecce, ad esempio, con Casapound e Andare Oltre io non ci sarei potuto stare. Se è questo che si vuole – ha aggiunto Stefano – io non ci sto. Se proviamo, invece, a ragionare insieme, allora sì”.
E’ dell’ex governatore Nichi Vendola l’intervento più atteso dalla platea – sebbene non previsto inizialmente – nonché quello che segna il suo ritorno sui palchi della Puglia. Vendola, nei pochi minuti che ha tenuto per sé, parla anzitutto di unità ma “non l’unità di tutti tappandoci il naso – chiarisce subito -. Non l’unità a prescindere dai contenuti”. Il riferimento è alle contestatissime alleanze strette da Emiliano con Massimo Cassano e Simeone Di Cagno Abbrescia, storicamente entrambi di destra e ora a capo di agenzie e società partecipate regionali. E poi rivolgendosi, non esplicitamente ma chiaramente, al governatore in carica, Vendola ha aggiunto: “La scissione dai valori e dalle idee e dal popolo del centrosinistra è il miglior regalo che si può fare a Salvini. Non fatela questa scissione”. Un intervento breve ma salutato con entusiasmo dai 500 in platea. Tra loro molti ex assessori dell’era vendoliana – Michele Losappio, Tommaso Fiore, l’europarlamentare dem Elena Gentile, l’ex senatore Alberto Tedesco – ma anche Gianrico Carofiglio, Friz Massa ecc.
Gli interventi sul palco hanno rimarcato l’assenza del centrosinistra nei temi cruciali: lavoro, immigrazione, xylella, sanità. Il leader di La Scelta Giusta, l’avvocato Michele Laforgia ha stilettato Emiliano: “Peccato per chi non c’è”. Per poi aggiungere a margine: “Gli inviti si fanno ai matrimoni. Io non sono spostato, questo non è un ricevimento nuzionale, ma abbiamo invitato tutte le persone che sono interessate a questo percorso. Chi c’è è interessato, chi non c’è forse no” e il riferimento è all’assenza in sala del governatore a causa del mancato invito, come lo stesso Emiliano aveva anticipatp giorni fa.
Più netto il segretario regionale di Sinistra Italiana, Nico Bavaro, che ha chiaramente posto le condizioni per ritornare a parlare: “Si azzeri tutto, le alleanze, il profilo, il programma, le candidature e ci si sieda a parlare”.