LECCE – L’episodio sarebbe di matrice anarchica. È questa la pista che in queste ore sta battendo la Questura di Lecce, dove in mattinata ha sporto denuncia Fabio Valente, refente 5 Stelle del territorio e già candidato sindaco. È stato lui il primo ad accorgersi dell’atto vandalico che nella notte si è consumato a danno della sede del M5S in via Milizia, a Lecce. I muri e la saracinesca della sede sono stati imbrattati con vernice spray nera. La scritta recita: “con l’asilo che resiste”.
Un motto che, già a prima vista, sembra fare riferimento proprio allo sgombero, voluto dal sindaco pentastellato Chiara Appendino, dello storico centro sociale “Asilo” di Torino, occupato sin dal 1995. Un’operazione che si è consumata nei giorni scorsi e che ha portato all’arresto di sei persone, tra cui un salentino, considerate coinvolte in ben 21 attentati che si sono consumati in tutta Italia con bombe, pacchi esplosivi e palline incendiarie.
A vario titolo i sei arrestati, tutti esponenti storici del centro sociale torinese, sono accusati di associazione sovversiva, istigazione a delinquere e detenzione, fabbricazione e porto di ordigni esplosivi. Attentati e atti intimidatori, quelli contestati, tutti a danno delle imprese impegnate nella gestione dei Cpr, i Centri di Permanenza per i Rimpatri. E tutto – scrive il gip nell’ordinanza – per influenzare le politiche del Governo nazionale sull’accoglienza ai migranti.
Ecco perchè gli agenti leccesi non escludono la matrice anarchica dell’attentato. Per vederci chiaro le indagini si avvarranno anche dell’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.