LECCE – (di Tonio De Giorgi) Ha già messo il timbro a Salerno e contro il Venezia, ora c’è il Livorno punito (come il veneti) all’andata con una doppietta. Simone Palombi ha il piede e la testa calda. “Spero di ripetermi – afferma l’attaccante giallorosso -, a parte le promesse sono contento di aver segnato lunedì e di aver contribuito a portare a casa un buon pareggio su un campo difficile”. Con la rete segnata a Venezia e che è valsa il definitivo pareggio contro la formazione allenata da Walter Zenga, Palombi ha eguagliato il suo record personale che era di otto gol. “L’avevo raggiunto nella stagione in cui giocavo con la Ternana, solo nelle giovanili avevo segnato di più, nei professionisti era il mio unico record che avevo. Pertanto ho raggiunto il primo obietto che mi ero posto, adesso voglio arrivare in doppia cifra e poi vedere cosa succede, non voglio fermarmi”. Palombi ha già cancellato la non positiva esperienza della passata stagione a Salerno quando da gennaio in poi non riuscì ad esprimersi come avrebbe voluto. La Lazio lo ha girato al Lecce e, se dipendesse soltanto da lui, la scelta sarebbe scontata. “Magari potessi rimanere, adesso alla Lazio non penso, ma il cartellino è di proprietà della società biancoceleste e l’ultima parola spetta a loro. Intanto mi godo il momento in questa fantastica città e società, la mia attenzione è tutta per il Lecce. È troppo presto per parlare di futuro, però il mio obiettivo è rimanere qui anche l’anno prossimo”. Il Lecce è tornato da Venezia con maggiori certezze nei propri mezzi, ma il rammarico non manca per un successo che la squadra di Liverani avrebbe meritato tutto. “Abbiamo affrontato un avversario compatto, siamo stati bravi a metterli sotto, un po’ meno nella gestione tecnica perché siamo arrivati spesso nella loro trequarti e ci è mancato il guizzo vincente. Quando si pareggia c’è sempre qualcosa che è andato bene e altro che è andato storto. Comunque abbiamo già analizzato il tutto e dagli errori dobbiamo ripartire. In alcune occasioni manca un po’ di lucidità, ma non credo sia un problema tecnico o tattico”. Il prossimo avversario, il Livorno, è da affrontare con massima attenzione perché, a dispetto della sua classifica, è in serie positiva da otto giornate. “Sono in un buon momento e credo sia la striscia positiva più lunga della Serie B, sarà una partita difficile, dovremo avere pazienza, ma faremo di tutto per portare a casa i tre punti”. In attesa che Saraniti e Tumminello raggiungano la condizione migliore, Liverani si affida alla coppia La Mantia-Palombi che, a loro volta, faranno di tutto per conservare i rispettivi posti. “La concorrenza esiste in tutte le squadre e in quelle importanti ci sono giocatori di altissimo livello, chiunque giochi deve dare il massimo per raggiungere un obiettivo che poi sarà di tutti; la concorrenza è stimolante e aiuta a far bene. Sono arrivati giocatori come Tumminello, Tachtsidis che hanno alzato il livello della squadra, sono grandi giocatori e serviranno alla causa del Lecce per raggiungere traguardi importanti”. Nel complesso tattico di Liverani si cerca di esaltare le caratteristiche di ognuno e Palombi non è deluso da come sono andate finora le cose. “Il mister è bravo, a seconda delle squadre che affrontiamo, a gestire le forze, i giocatori e a decidere la formazione ideale per fare bene; io sono a disposizione e non penso che la squadra non mi serva bene anzi, stanno facendo un grande lavoro e i miei otto gol è tutto merito loro. Abbiamo avuto modo di conoscerci fin dal ritiro e di conoscere le mie caratteristiche, sta andando tutto alla grande”. Il tecnico Liverani lo ha esaltato a Terni e si sta rivelando importante anche a Lecce. “A lui devo gran parte di questo avvio di carriera, è stato il primo a credere in me in un momento di difficoltà, per questo lo ringrazio. Non è stato facile, a Terni, prendere per mano una squadra allo sbando, a motivarci. Mi sta insegnando tanto e mi sta facendo crescere sotto tutti i punti di vista”.
