
LECCE- Nella sede della provincia in via Salomi all’ordine del giorno in mattinata i risultati delle analisi Arpa che hanno gettato un’ombra sulle acque sotterranee di San Basilio, zona del cantiere Tap, risultate contaminate dal cromo esavalente, un pericoloso inquinante con effetti cancerogeni. I valori, che sono via via rientrati (almeno con riferimento alla falda) secondo la conferenza dei servizi non sono chiaramente e in maniera indiscutibile riconducibili all’operato e ai materiali della multinazionale. Mentre dentro, dunque, Tap ottiene il via libera a proseguire i lavori, fuori gli attivisti contrari all’opera protestano. Intanto le indagini su questo fronte vanno avanti, in parallelo rispetto alle altre due inchieste aperte su Tap, vale a dire quella sulle autorizzazioni e normativa Seveso e quella che ha portato al sequestro di contrada Le Paesane.
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