Politica

Emiliano scatenato: “Complotto Renzi-Vendola per farmi perdere”. Ipotesi Nichi ter

BARI- Che la ricandidatura del governatore Michele Emiliano alle prossime regionali 2020 non sia scontata e, anzi, susciti malumori in una parte del centrosinistra pugliese è risaputo. Lo dimostrano le polemiche che hanno accompagnato la data del 24 febbraio, fissata per celebrare le primarie per la scelta del candidato. Troppo largo l’anticipo, secondo alcuni, e questo non farebbe che viziare la corsa, favorendo il presidente uscente, già sui nastri di partenza da un bel po’, a discapito di tutti gli altri. C’è chi pensa, però, che una data così anticipata sia in realtà una mossa strategica dello stesso Emiliano, per stanare gli avversari interni: se alle primarie non si presenterà nessuno, sarà chiaro, a quel punto, che qualcuno sta lavorando ad una contro-candidatura. E quel qualcuno sarebbe nientepopodimeno che Nichi Vendola, che, secondo i ben informati del centrosinistra, starebbe meditando un ritorno in pista, per riprendere in mano il timone della Regione.

Ecco perché non sono un caso e suonano come una dichiarazione di guerra le parole di Emiliano: “C’è chiaramente un complotto tra Renzi e Vendola – ha detto Emiliano – è di tutta evidenza che stanno tentando di mettere insieme un terzo polo non per vincere, perché non ci possono riuscire, ma per farci perdere, per consegnare la Puglia a Salvini. Mi dispiace moltissimo che Vendola sia arrivato a questo punto, di Renzi lo do’ per scontato che tenterà in tutti i modi di farci perdere. Resisteremo, e cercheremo di convincere tutti i democratici che giocare a far politica per dispetto non ha senso. Certamente la mia amministrazione, come ogni altra, ha tanti limiti, ma questo non significa che si debba pensare di consegnare la Puglia a Salvini, sarebbe un errore catastrofico”.

Emiliano lancia poi un’altra stoccata a Renzi, parlando delle primarie nazionali del 3 marzo per la scelta del segretario del Partito Democratico. Zingaretti il nome da lui sostenuto: “Stiamo tornando allo spirito originario del Pd, un partito – ha detto – dove convivono aree diverse in modo pacifico, non in modo renziano. Questa pacifica convivenza non significa che ciascuno debba pensare con la testa degli altri e debba ubbidire, ci si confronta e si trovano delle soluzioni. Zingaretti, che sostengo con convinzione alle primarie del 3 marzo, dà questa rassicurazione: ovviamente penso che Martina si sia sufficientemente sfilato dal vecchio regime, tant’è che il modo in cui Giachetti lo appella sistematicamente, l’insistenza con la quale invita quelli che furono renziani a mollare Martina è il segno di una sfiducia di parte dei vecchi dirigenti verso quello che potrebbe essere il futuro del Pd. Io sto cercando di favorire questo processo – ha aggiunto – e in Puglia sono molto soddisfatto: quelli che sono più vicini a me nel Pd hanno votato per Zingaretti, raggiungendo il 47-48%, Boccia è arrivato terzo, con Boccia arriviamo al 60% dei voti. Poi ci sono molti nostri amici che hanno votato per Martina. Non c’è niente di male: il congresso del Pd non è una guerra tra bande, è una valutazione di sensibilità diverse. Martina ha fatto una dichiarazione che ho molto apprezzato, ha detto che se lui fosse pugliese voterebbe per me alle prossime regionali e ha deluso tutti quelli che stanno complottando per cercare di farci perdere le prossime elezioni”.

Su Facebook, poi, il presidente  Michele Emiliano ne ha anche per il M5s, a cui dispensa consigli: “Bisogna interrompere questo disastro. Prendere ordini da Salvini, diverso per valori e condotta etica dal sentimento degli elettori 5 stelle, porterà al disastro il movimento che era apparso come la speranza di cambiamento di questo Paese proprio nel momento in cui la sinistra si riorganizza e archivia la triste parentesi del recente passato. La soluzione – rileva – non è rassegnarsi. Quando non ho condiviso le decisioni delle leadership momentanea del Pd, mi sono sempre opposto a mio rischio e pericolo. Non vi arrendete a Salvini – conclude – salviamo il soldato M5S”.

 

 

Articoli correlati

“Spending review del Governo Monti illegittima”: al Comune rientrano 7,5 milioni di euro

Redazione

Provinciali e sfumature rosa: il candidato più giovane è donna ed ha 21 anni

Redazione

Viva: MRS invita la stampa, “sempre più trasparenti e autonomi

Redazione

Il Viceministro Teresa Bellanova nella Segreteria Nazionale Pd

Redazione

Dipendenti comunali Taranto difendono fondo produttività: il Sindaco non è al nostro fianco

Redazione

Salvemini incontra Delli Noci, entro 48 ore le scelte

Redazione