LECCE (di M.C.) – Chiude il calciomercato e per il Lecce è stato il mercato degli arrivederci e degli addii.
Ben undici le uscite tra prestiti e titolo definitivo mentre sono tre le entrate. Un grande lavoro di sfoltimento per il direttore sportivo Mauro Meluso che è riuscito nell’intento di alleggerire le casse societarie da tanti contratti di calciatori che non rientrano più nel progetto tecnico.
Ceduti Tsonev in prestito alla Viterbese, Chiricò titolo definitivo al Monza, i prestiti dei giovani Morelli alla Sanremese e Cavaliere alla Virtus Francavilla, Doumbia a titolo definitivo alla Reggina, Dubickas e Megelaitis in prestito alla Sicula Leonzio, Pettinari in prestito al Crotone, Torromino a titolo definitivo alla Juve Stabia e Lepore a titolo definitivo al Monza, Armellino titolo definitivo al Monza.
Mentre sono arrivati a Lecce il centrocampista greco Panagiotis Tachtsidis dal Nottingham Forest in prestito con diritto di riscatto e obbligo di riscatto in caso di promozione in A, l’attaccante Marco Tumminello in prestito secco dall’Atalanta e infine c’è stato il rientro di Andrea Saraniti, attaccante che era in prestito alla Viterbese.
Roboanti sia le entrate di Tachtsidis e Tumminello, obiettivamente due elementi di categoria superiore, che due delle uscite, due addii eccellenti che lasciano un vuoto emotivo a Lecce, colmato soltanto dai ricordi e dal contributo che entrambi hanno dato alla maglia giallorossa, parliamo di Torromino (Leggi qui) e del capitano Lepore, quest’ultimo resterà sempre l’icona di quella salentinità che ha sudato per riportare il Lecce nel calcio che conta (leggi qui).
Nelle ultime ore sembra che la società di Via Col. Costadura abbia provato ad assicurarsi le prestazioni sportive di Cesar Falletti, calciatore in prestito al Palermo ma di proprietà del Bologna (Leggi qui), ma non c’è stata una vera e propria trattativa perché la società rosanero pare non abbia accettato di lasciar partire l’uruguaiano. Resta dunque tutto nel recinto dei se e dei ma.
Vero è però che Liverani ha una rosa abbastanza brillante per provare in tutta serenità a raggiungere un obiettivo più ambizioso rispetto a quello dichiarato all’inizio del campionato.
Si spengono dunque le luci ed il verdetto di quanto è stato fatto lo darà il campo come sempre.