LECCE/SURBO – Un tempo qui si camminava immersi nella natura, le bici avanzavano dolcemente e intere famiglie con i bambini passeggiavano in tranquillità. Oggi ci si ritrova immersi nell’immondizia.
È il percorso cicloturistico che da Giorgilorio incrocia la strada provinciale Surbo-Torre Chianca e poi prosegue fino alla bellissima chiesetta S. Maria D’Aurio, dove i vandali hanno fatto la loro parte.
È un sentiero circondato da ulivi monumentali, masserie e pagghiare: in pochi chilometri, un concentrato di paesaggio tipico salentino, macchiato dallo scempio.
Pneumatici, materiali pericolosi e di risulta indicano che non è solo opera di privati cittadini che gettano qui i rifiuti domestici, ma che dev’essere diventata consuetudine di molti, muniti di furgoni o camion, usare questo percorso come discarica.
L’abbandono di questi luoghi, che ricadono in parte in agro di Surbo e in parte in quello di Lecce, li rende anche facile preda di persone che bivaccano sotto agli alberi. Ragione in più, soprattutto per donne sole, il percorso è diventato off limits, come ribadisce una cittadina che prima qui portava i bambini di frequente per far loro respirare aria pulita. Sia Surbo che Lecce sono, al momento, comuni commissariati. E allora l’appello va rivolto, in attesa di avere dei nuovi sindaci, a chi al momento amministra, anche se temporaneamente, le due città: bisogna ripulire, e subito, questa vergogna che è sotto gli occhi di migliaia di cittadini. E poi vigilare contro gli incivili.