Cronaca

Tap, periti all’esame della Procura. In aula anche Emiliano

LECCE- Un esame orale dei periti da parte del pm Valeria Farina Valaori e dei legali delle parti, con la collaborazione dei rispettivi consulenti. In un’affollata aula al quarto piano del Tribunale di Lecce è stato il giorno dell’atteso incidente probatorio su Tap volto a chiarire, cristallizzando le posizioni in vista di un eventuale processo, i dubbi sulla super perizia depositata il 21 novembre scorso sul tavolo del gip Cinzia Vergine e dalla quale era emerso come al gasdotto di Melendugno non fosse applicabile la normativa Seveso, nonostante i quantitativi di gas contenuti negli impianti Tap e Snam in contrada Masseria del Capitano complessivamente possano superare anche le 100 tonnellate. All’udienza ha partecipato anche il presidente Michele Emiliano con l’avvocato della regione Francesco Zizzari. lNella vicenda la Puglia è parte lesa come molti altri comuni. E in aula erano presenti Marco Potì per Melendugno, Fulvio Pedone di Lizzanello, Fabio Tarantino di Martano, l’ex sindaco di Vernole Luca De Carlo.

Davanti al gip si è proceduto alla richiesta di chiarimenti da parte degli avvocati delle parti e dello stesso pm ai periti Fabrizio Bezzo, Davide Manca e Lionella Scazzosi che hanno ribadito come l’impianto Tap non sia assimilabile ad uno stabilimento a rischio rilevante e che per questo non sia assoggettabile a Seveso 3. Tesi fortemente contestata con questioni riguardanti, tra le altre, la non valutazione nella sua totalità della sensibilità paesaggistica, ad esempio i muretti a secco oggi patrimonio Unesco, o il fatto che non siano stati tenuti in considerazione aree parcheggi e infrastrutture, magazzini e uffici, che fanno rientrare a pieno titolo Tap nella definizione di stabilimento. “Otto mesi per produrre 30 pagine sono troppi- ha affermato l’avvocato Zizzari- con valutazioni che riteniamo omissive, lacunose e imprecise”. Gli atti dell’esame, durato diverse ore, verranno ora trasmessi al pm che dovrà valutare secondo il proprio convincimento, se chiedere l’archiviazione, il rinvio a giudizio, oppure ulteriori indagini.  

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