Liverani: “Secondo posto straordinario e non avete ancora visto nulla”

Fabio Liverani, 42 anni, allenatore del Lecce

LECCE – (di Tonio De Giorgi) In sala stampa non si poteva non parlare dell’arbitro dopo quanto accaduto anche in Lecce -Padova. Due rigori concessi alla formazione ospite per episodi molti discutibili. “Negli episodi ne usciamo sempre con le ossa rotte – afferma l’allenatore giallorosso Liverani -, Credo che la Var possa dare una mano alla Serie B. Sul primo rigore il direttore di gara sorvola su una spinta a Meccariello, sul secondo il contatto è abbastanza discutibile, prendere una massima punizione così dà fastidio, eppure ho stima di questo direttore di gara già ai tempi della C. Però a Natale non mi piace fare una conferenza stampa sigli arbitri, ma è l’ennesimo abbaglio e, sommati, cominciano ad essere tanti. Riaprire una partita come questa è un dispiacere”.  L’allenatore esamina la prestazione della squadra. “il risultato finale non premia la prestazione dei ragazzi – sostiene -, tuttavia nei sedici metri finali commettiamo ancora degli errori”. La vittoria dei giallorossi è stata firmata da Scavone, Armellino e Lucioni, nomi insoliti per il tabellino marcatori. “Mi sembrava strano che uno come Scavone, alto un metro e novanta non avesse segnato ancora un gol – osserva -, oggi hanno interagito bene, hanno attaccato la porta, ma a prescindere dalle reti il lavoro delle mezzali è particolare per questo modulo. Tre, quattro gol, però, ce l’hanno nelle proprie corde”. Con la vittoria ottenuta contro il Padova il Lecce si è ripreso il secondo posto sulla scia del Palerno. “E’ un bel Natale – aggiunge -, è stato un 2018 indimenticabile, i ragazzi si ono fatti un grandissimo regalo con grande voglia e cattiveria, il secondo posto è un risultato straordinario. Questa è una squadra compiuta per il primo obbiettivo, ma è ancora incompiuta per gli altri traguardi, ma se saremo bravi a non uscire dalla partita e ad alzare l’asticella ne possiamo parlare. Ad oggi siamo lontani da questo tipo di squadra, però se ci lavoriamo tutti i giorni abbiamo ancora tanti margini di miglioramento. la forza non è scordarsi mai da dove si arriva”.

 

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