SURBO – Ad un terzo del percorso (6 mesi su 18), la commissione preffetizia che si è insediata a Surbo dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose stila un bilancio. Poco personale per rispondere alle esigenze dei cittadini e infrastrutture al palo (dal palazzetto dello sport, alla rete fognaria, all’area cimiteriale): sono queste le emergenze con le quali hanno fatto i conti nel primo semestre i commissari straordinari Carlo Sessa, Vito Padovano e Giovanni Grassi.
Tra i primi provvedimenti presi, si diceva, quelli finalizzati a rimpinguare il personale (dalla polizia locale ai coordinatori delle attività delle settori amministrativi). 35 unità in tutto, “un numero palesemente insufficiente” dicono i commissari, che sono già al lavoro per rimediare al problema. C’è poi il nodo servizi e infrastrutture, per i quali i fondi ministeriali garantiranno una svolta: 80 mila euro, ad esempio, saranno destinati all’ampliamento dell’area cimiteriale; 30 mila alla segnaletica e alle modifiche del piano traffico. Si lavora poi per drae seguito a quanto già era stato avviato dall’amministrazione Vincenti per riqualificare il palazzetto dello sport, preso d’assalto diverse volte da gruppi di vandali, con danni noteveli (fino a 50 mila euro).
Sul fronte sicurezza, anche alla luce del furto perpetrato la scosa settimana proprio negli uffici comunali, è in programma una rete di impianti di videosorveglianza.