TARANTO – L’idea è di cambiare un cliché, invertire una logica: quella del ritorno a casa per le feste. Restare nella propria terra è un obiettivo, un sogno da realizzare.
Di questo parlano le persone che vedete in questi spot. Storie vere, protagonisti reali, non attori. Gente che ce l’ha fatta: è rimasta a casa e ha vinto. Su questa punta la nuova campagna di comunicazione integrata di Programma Sviluppo intitolata “Costruttori di futuro. Nella nostra terra”. Ci sono Francesca e Fabio che, grazie al bando “StartTà,” hanno trasformato in realtà “SmartYard”, un hub di servizi di digitalizzazione e ammodernamento delle infrastrutture web e fische; c’è Giovanni ,che partecipando al progetto “Taras” ha avviato “Taranto in calessino”, startup diventata simbolo del riscatto turistico del capoluogo ionico in cerca di alternative alla monocultura dell’acciaio; e poi c’è Francesco che, dopo un corso, è stato assunto a tempo indeterminato da una grande azienda e oggi può progettare la sua vita. “Ci siamo convinti che la tradizionale immagine del “ritorno a casa” per le feste natalizie non rispecchia realmente la nostra vocazione e soprattutto i risultati che in questi anni abbiamo raggiunto -ha spiegato Silvio Busico, direttore generale dell’ente di formazione professionale- È un auspicio: sogniamo che i nostri ragazzi e non solo facciano ritorno e mettano a disposizione del territorio le competenze che hanno maturato per stimolare la crescita e la voglia di contaminarsi positivamente. Non possiamo continuare ad accettare passivamente che i migliori vadano via”.