Attualità

Il “Palmieri” si racconta a genitori e ragazzi

LECCE – Open day per i genitori e i ragazzi interessati all’offerta formativa dell’ultimo Piano Triennale del Liceo Classico Palmieri.

Potenziamento, personalizzazione, digitalizzazione della didattica sono le parole chiave che permetteranno la possibilità di individuare il percorso più adatto alle proprie inclinazioni. Resta ferma la solida base formativa che in più di 150 anni di storia il Liceo Palmieri ha garantito ai suoi studenti di affermarsi nella società.

Anche nel nuovo triennio è confermato il potenziamento in più sezioni dello studio della matematica, con un’ora in più nel monte ore rispetto a una in meno di latino. Su questo impianto si potrà scegliere anche lo studio della seconda lingua comunitaria, francese o spagnolo, o seguire il percorso della didattica digitale piuttosto che quello del potenziamento a curvatura bio-medica.

Non solo, nel Liceo leccese esiste la possibilità di scegliere il percorso alternativo in quattro anni. Una grande opportunità che il Palmieri può proporre ai suoi studenti perchè è tra le sole 192 scuole autorizzate dal MIUR a questa sperimentazione su tutto il territorio nazionale.

Oltre all’incontro in aula Magna, con la Dirigente , la Professoressa Loredana Di Cuonzo, per il momento dedicato all’approfondimento dell’offerta formativa, la visita della struttura, compresi i laboratori multimediali, linguistici, scientifici e fisici, si sono tenute performance musicali, mostre fotografiche delle attività di stage all’estero e intercultura, esibizioni dei gruppi sportivi della scuola,

E’ stata inoltre illustrata la peculiarità e la valenza dell’indirizzo musicale altrettanto ricco formativo e qualificante.

E’ stata la dirigente scolastica ad illustrare nel dettaglio il valore della formazione “globale” che il percorso del Palmieri offre. Una qualificata conferma viene dalla ricerca indipendente Eduscopio, della Fondazione Agnelli che ha rilevato che il Palmieri è il Classico con i migliori risultati universitari con bel l’85% – 3 punti in più della media regionale – degli studenti che superano brillantemente il primo anno di università con una media di crediti ottenuti già al primo anno di corso.

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