Politica

Lupiae salva per cinque anni

LECCE – Un consiglio quasi monotematico per il caso Lupiae. Due le strade da percorrere, tra ristrutturazione o concordato, botta e risposta tra vecchia gestione e nuova. Perrone ha ribadito le sue tesi contestando all’attuale amministrazione la logica attraverso la quale si è voluto scaricare la responsabilità alla sua gestione invece di salvare realmente i 270 lavoratori. “Avete preteso il coinvolgimento della Prefettura per assolvervi sulla difficoltà nel cercare una soluzione”.

Poi gli interventi che hanno anche chiamato in causa la gestione del management della stessa Lupiae Servizi ma subito dopo il colpo di scena del primo cittadino.
Per Salvemini in più occasioni è stata illustrata la situazione precaria della partecipata, dopo aver risposto alle opposizioni reagisce anche alle tesi della presidente Turi ricordandole la legge Madia per cui per la prima volta i dirigenti sono chiamati a fare una valutazione mai fatta in precedenza scaricando sui dirigenti la rabbia dei lavoratori. Noi potremmo aver le risorse ma tocca alla società capire come non ricorrere più al credito bancario dal 2019. Ma poi il colpo di scena: qualcuno ha detto che io ho creato le condizioni per mettere in difficoltà la Lupiae. Dica la Turi se ho detto falsità.

Quello che è stato l’appello di condivisione lo riconosco ma sono state messe in discussione tutte le fasi sino ad ora, sono pronto ma non posso che prendere atto che ci sia un significato politico di un gruppo di una presunta parte della maggioranza votando contro la variazione del bilancio proprio in una seduta come quella di oggi.
Se si ritiene che io sia ostacolo per raggiungere il riequilibrio da votare entro gennaio sfiduciatemi subito oppure dopo aver fatto il mio dovere trarrò le mie decisioni.

Subito si chiede un’interruzione per un chiarimento politico in una riunione dei capigruppo e dopo circa 30 minuti riprendono i lavori. Viene approvato, con 30 voti su 30 presenti, un documento unitario che riconosce il ruolo della Lupiae e l’impegno della pubblica amministrazione di garantire gli 8 milioni di euro necessari per l’attività per i prossimi cinque anni. Problemi di tenuta della maggioranza, tra centrosinistra e Prima Lecce, rinviati nuovamente al mese di gennaio quando dovrà esser approvato il piano di riequilibrio. La Lupiae è salva.

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