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Il Lecce va su, Liverani guarda giù: “Undici punti sul quintultimo posto”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Ci hanno provato, ma il tecnico Liverani risponde così a una domanda sulla classifica del Lecce che si fa sempre più interessante. “Abbiamo undici punti sul quint’ultimo posto”, regala una grande sorriso e va via. Però il Lecce è lí, inaspettatamente al terzo posto e si insinua tra le presunte favorite. Non è vietato sognare dopo sei stagioni d’inferno, ma proprio per questo motivo l’obiettivo principale, la permanenza in B, rappresenterebbe un grande traguardo. Le insidie e le difficoltà non sono mancate neanche contro la Cremonese che aveva la difesa meno battuta del campionato e lo ha dimostrato, almeno per un tempo. Per tutta la prima frazione di gioco il Lecce è rimasto imbrigliato dalla buona disposizione tattica della squadra di Rastelli. Inoltre, il campo reso pesante dalla pioggia, almeno in alcuni punti, ha reso più difficoltosa L manovra di un Lecce che ha nel palleggio la sua chiave di gioco principale. “Abbiamo incontrato una squadra di qualità, costruita per il vertice, è normale soffrire un po’- afferma l’allenatore giallorosso Liverani nel dopo partita -. Inoltre il terreno di gioco era quasi impraticabile sotto le due panchine e quando non riusciamo a palleggiare nella nostra metà campo andiamo in difficoltà”. Nella prima frazione di gioco Il Lecce ha faticato parecchio: Falco e Mancosu stentavano ad accendere la squadra negli ultimi metri, così La Mantia soffriva di solitudine in avanti, ma con la solita abnegazione cercava di rispettare le consegne di Liverani. “Una volta trovata la quadratura è andata meglio – continua -, abbiamo disputato uno dei secondi tempi più belli della stagione e non ricordo mai un’occasione da parte loro, mai una parata di Vigorito. Lavoriamo sempre su certi automatismi e abbiamo disputato una partita con grande forza e intelligenza tattica, attenti nelle marcature preventive perché non volevamo subire le ripartenza della Cremonese. Ecco perché nel secondo tempo i nostri terzini hanno guadagnato campo costringendo gli avversari ad arretrare il raggio d’azione”. A sbloccare la partita è stato Falco preferito a Palombi dal primo minuto. “Palombi aveva lavorato in differenziato a causa del riacutizzarsi di una botta – spiega -, ha giocato mezz’ora e l’ha fatta bene. Lui può utile anche a partita in corso, lo stimo e lo ringrazio per la disponibilità”. Il tecnico giallorosso si gode un Lecce rivoluzionato l’estate scorsa, ma all’allenatore della Cremonese sarà sfuggito questo particolare se ha detto che il Lecce è lo stesso da diverse stagioni. “La mia squadra è cresciuta tanto – conclude Liverani -, Falco, Petriccione, Meccariello, Lucioni, Bovo sono giocatori di palleggio. E voglio citare pure Haye: quando è entrato ha garantito controllo e giocate rapide. Tutto questo è frutto pure di una conoscenza maggiore tra i giocatori”.

 

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