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Petriccione: “Nazionale? Non ci penso. Volo in alto con il Lecce”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) E’ destinato sicuramente a calcare il grande palcoscenico della Serie A Jacopo Petriccione che in cuor suo coltiva pure la speranza di indossare la maglia della Nazionale, ma ora frena. “Non ci penso – assicura -, ce ne sono tanti davanti a me, che ora non ci penso. E’ un sogno”. Chissà se un giorno il commissario tecnico Mancini farà recapitare al calciatore giallorosso una cartolina di convocazione. Il Mancio nazionale ha già dimostrato apertura anche verso la Serie B con la convocazione di Tonali. “E’ una bella cosa – dichiara -, secondo me fa bene perché il futuro è questo. Ci sono tanti giovani in Serie B, che anche negli passati sono partiti da questa categoria e sono arrivati in Nazionale. E’ bello che il Ct faccia queste scelte”. Intanto per il Lecce e per i suoi tifosi Petriccione è stata una bella scoperta. “Il segreto? Lavorare duro sempre – rivela -, dopo è l’allenatore che fa le scelte. Chiunque scende in campo può fare bene perché siamo un gruppo competitivo”. Alla sua crescita si sta dedicando anche Fabio Liverani. “Avendo un tecnico come lui è più facile – continua -, mi ha dato fiducia da subito e posso solo ringraziarlo, ma non mi devo accontentare e pensare a fare sempre meglio”. L’allenatore giallorosso lo ha impiegato sia come play davanti alla difesa che come mezzala. “Io mi sento più un regista – confessa -, però poiché con il tecnico giochiamo palla a terra, fare uno o l’altro ruolo non cambia tantissimo. Mi sto trovando benissimo in entrambi i ruoli, ma io ho sempre detto che sono un regista”. Pure avendo già giocato a Bari e conosciuto la Serie B, il formato a 19 squadre anche per lui è una novità. “La classifica era corta già a 22 squadre – osserva -, oggi i pericoli sono maggiori: se sbagli una partita puoi passare dalla zona play off a quella play out. Non puoi sbagliare più di tanto rispetto all’anno passato”. La classifica in questo momento dice che il Lecce è sul treno play off. “Stiamo dimostrando che ci possiamo stare – aggiunge -, però dobbiamo volare basso, il campionato è ancora lungo. Adesso mancano sei partite alla conclusione del girone di andata e dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi da gennaio ripartiamo e vediamo dove siamo”. A guidare la classifica è il Palermo. Per Petriccione è la squadra più forte. “Per me sì – conferma -, è la più forte che ho incontrato. Ha pure una partita in meno rispetto a noi, al Pescara. Ha dei giocatori importanti. Però non è facile in Serie B vincere tutte le partite, devono dimostrarlo di poter stare in alto”. Il turno post sosta metterà di fronte Lecce e Cremonese. La squadra lombarda ha cambiato allenatore e si appresta alla prima trasferta della nuova gestione tecnica. “E’ una gran bella squadra – sostiene -, organizzata, con giocatori esperti e giovani. Fino alla nona giornata non aveva ancora perso, è una compagine che gioca a calcio, di qualità, come noi. Immagino sarà una partita aperta”. E i tifosi attendono anche il primo gol in giallorosso di Petriccione. “Il mio record stagionale è di due reti – ricorda -, le feci con la Pistoiese in Lega Pro. Tuttavia finché segnano gli altri per me va bene, però se segno anche io sarebbe bello. L’anno scorso con il Bari vincemmo entrambe le partite”.

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