SALENTO- Una Scia da presentare ai Comuni, corredata da una relazione tecnica, per chiedere la sostituzione degli oliveti con frutteti. È la proposta che arriva da Cia Puglia ed esposta in Commissione regionale Agricoltura, dove è in corso la discussione sul disegno di legge dello scorso 6 novembre sulle integrazioni alla legge regionale del 29 marzo 2017 sulla gestione della batteriosi.
Da un lato, Cia ha chiesto di estendere la tutela degli olivi secolari, prevista nel DDL, non solo alla “Piana degli olivi secolari” tra il nord Brindisino e il sud Barese, ma a tutte le aree nelle quali ricadono ulivi monumentali, come classificati dalla L.R. 14/2007, presenti nell’area infetta, nell’area di contenimento e nella zona cuscinetto, quindi anche nel resto del Salento.
Altra richiesta sottoposta è stata proprio quella di prevedere, a seguito degli interventi di estirpazione di olivi in zona infetta, oltre che il ripristino del potenziale olivicolo anche la possibilità di impiantare specie arboree fruttifere e forestali. E di farlo in maniera snella, con autorizzazioni da rilasciare in deroga previa presentazione di una SCIA corredata da una relazione tecnica dettagliata delle colture da reimpiantare. “Decorsi 30 giorni dalla presentazione – ha spiegato l’organizzazione di categoria – il soggetto proponente viene autorizzato in deroga, senza obbligo al reimpianto del numero di olivi estirpati”.
Nelle intenzioni dell’associazione è un modo per velocizzare le operazioni e consentire alle imprese di fare reddito anche con colture arboree diverse dall’olivo. Ma la sostituzione in deroga degli oliveti, tutelati com’è noto per legge, fa già storcere il naso a molti, soprattutto a coloro che un tentativo di cura lo stanno facendo.