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Lecce: meccanismi da registrare per sognare in grande

LECCE (di M.Vecchio) – I gol segnati aiutano a vincere un campionato… e su questo fronte il Lecce potrebbe anche stare relativamente tranquillo perchè il suo reparto offensivo con 22 gol realizzati, al momento, si gode la piazza d’onore a braccetto con il Brescia.

Il gioco della coperta troppo corta però non fa sconti alla squadra di mister Liverani che al momento ha nel reparto arretrato il proprio tallone di Achille.

Lo dicono i numeri quelli stessi che relegano il Lecce in fondo alla speciale graduatoria con 18 marcature al passivo, due in meno rispetto al Padova fanalino di coda delle difese più perforate della serie cadetta.

Fabio Liverani (foto Pinto)

Un dato numerico su cui certamente si incentrerà il lavoro del tecnico giallorosso che stando a quanto fatto vedere dalla sua squadra dovrà registrare qualcosa soprattutto laddove il lecce sembra essere più vulnerabile. Se la maggior parte dei gol sono stati realizzati negli ultimi 16 metri, ovvero all’interno dell’area di rigore, è vero anche che esiste una sottile linea rossa a ridosso dell’area piccola che sembra essere terra di nessuno. Troppi gli svarioni registrati soprattutto nelle prime giornate in una zona nevralgica, complice certamente una non perfetta sintonia tra elementi nuovi e meccanismi da oleare.

Altro dato numerico da non trascurare riguarda il numero di gol subiti nell’arco di tempo che va dal 60° fino alla fine della gara. Nell’ultima mezz’ora, infatti, i giallorossi si sono fatti infilare 12 volte sulle 18 totali e basti pensare che fino all’ottava giornata di campionato il Lecce non aveva subito gol nel primo tempo per confermare che è nella seconda frazione di match che la squadra subisce di più. Cali di concentrazione o cali di forma fisica che si voglia, sarà compito di Mister Liverani trovare la quadra per conferire definitivamente al Lecce un’identità meno altalenante che comunque nonostante qualche piccola defezione sembra piacere e soprattutto funzionare.

Anche in questo caso lo dicono i numeri, quarto posto in classifica con 19 punti e miglior attacco della cadetteria, il gap di 5 lunghezze dalla vetta non spaventa anzi al contrario è uno stimolo non da poco per una matricola che deve solo registrare qualche meccanismo per sognare in grande.

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