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Lecce, Tabanelli: “Volevo lasciare il calcio, Gattuso impazzì”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) E’ sicuramente una delle sorprese più piacevoli di questo avvio di campionato. Stiamo parlando di Andrea Tabanelli centrocampista giallorosso. Gran parte del merito va dato pure all’allenatore Fabio Liverani che alla fine della passata stagione parlò in maniera molto chiara con lui. “Mi spiegò che così non andava bene – afferma Tabanelli -, che mi dovevo rimettere in carreggiata a livello fisico. Ed è quello che ho fatto saltando le vacanze estive. Ora sto bene, non mi sentivo così da tre anni”. L’estate scorsa ha lavorato vicino casa, prima in un centro di riabilitazione a Cesenatico e dopo da solo e con l’aiuto di un amico massaggiatore. La risposta del campo è stata positiva. “L’allenatore mi ha fatto capire che così non potevo continuare – spiega -, mi ha stimolato a mettercela tutta”. Il calciatore ravennate ha dato una bella risposta a Liverani, ma se gioca ancora al calcio il merito è di Rino Gattuso, attuale tecnico del Milan. “Quando ero al Pisa, alla vigilia della sfida contro il Rimini, andai nella sua stanza e gli dissi che volevo mollare tutto a causa degli infortuni – racconta-, diventò una bestia e mi disse di recuperare in tutta tranquillità, che avrei potuto dare una mano alla squadra. Fu così: vincemmo il campionato battendo in finale play off il Foggia”. Quando aveva dieci anni, invece, Tabanelli fece passare il treno che portava all’Inter. “Mio padre disse che ero troppo piccolo – aggiunge -, che dovevo crescere a casa e che all’Inter sarei andato da grande”. Invece nulla. E’ cresciuto nel Cesena e a Cagliari esordì in Serie A. “Appena passato al Cagliari il patron Cellino mi voleva portare al Leeds – racconta -, ma non se ne fece nulla. A fine stagione tornai al Cesena e purtroppo cominciarono i guai”. A contribuire alla sua rinascita l’ambiente familiare e gli amici più stretti. “ La famiglia, la mia fidanzata e gli amici più cari mi hanno assicurato tanta serenità – precisa -, quando arrivai si avvertiva molta tensione e la voglia matta di lasciare la Serie C dopo sei stagioni, una categoria che non appartiene a questa città. Grazie anche al lavoro della società tutto questo è stato possibile”. Tabanelli ha collezionato solo tre presenze nel massimo campionato e adesso quel palcoscenico spera di riconquistarlo con il Lecce e con Liverani per il quale trova delle analogie con Gattuso. “Sono stati due grandi calciatori, anche se in ruoli diversi, però come allenatori hanno molte cose in comune: sono due martelli che non mollano mai – osserva -, in ogni allenamento non lasciano nulla al caso. Gattuso è già arrivato al Milan, Liverani sicuramente farà carriera per il suo modo di allenare e per la voglia di migliorare ogni giorno, di lavorare sui particolari. Arriverà lontano”. Lecce rappresenta per Tabanelli il nuovo trampolino di lancio. “Abbiamo un’ottima rosa, il nostro obiettivo rimane la salvezza – ribadisce -, dopo vediamo dove possiamo arrivare. L’avvio è stato ottimo, così bello non se lo aspettava nessuno. Merito della squadra, di tutti, anche di coloro che giocano meno”.

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