Attualità

Congelato lo stop a nuovi locali nel borgo antico di Gallipoli

GALLIPOLI- Nel borgo antico di Gallipoli è ancora possibile l’apertura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Resta congelato, infatti, il documento strategico del commercio e del regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, nella parte in cui limitavano l’accesso di nuovi operatori.

E’ quanto ha stabilito il Consiglio di Stato, che con l’ordinanza del 5 ottobre scorso ha affermato che la sospesione cautelare è valida nei confronti di tutti gli operatori. A seguito di appello proposto da una società, difesa dal Prof. Avv. Saverio Sticchi Damiani, contro il Comune di Gallipoli, è stata così riaperta, quantomeno in attesa della definizione del merito del giudizio, la possibilità di riavviare l’attività di ristorante nel centro storico di Gallipoli.

Proprio ieri, il Comune ha deciso di sospendere in autotutela i dinieghi che aveva notificato ad un’altra società in una vicenda simile e ulteriore, sulla quale pende un giudizio dinanzi al Tar Lecce, con discussione di merito fissata al 19 dicembre.  Nelle intenzioni di Palazzo Balsamo, la particolare tutela del centro storico è motivata dal fatto che si tratta del “comprensorio più importante del territorio sia sotto l’aspetto storico culturale che per le sue peculiarità intrinseche. Costituisce un ambito insediativo particolarmente sensibile ed interessato da programmi di recupero, valorizzazione e qualificazione”. È il motivo per cui, sulla base dei parametri del 2003, erano previsti solo 21 esercizi autorizzabili, di cui 10 di ristorazione per la somministrazione di pasti e bevande, latte e 11 di tipologia B (esercizi per la somministrazione di bevande, latte, dolciumi, pasticceria, gelateria, gastronomia). Saturati quei posti, lo stop a nuove attività è stato imposto con l’approvazione del “Regolamento comunale per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande” contenuto nel Documento strategico del Commercio, approvato con delibera del Consiglio comunale del 31 marzo 2017. Ora, però, è tutto in stand by. Il che significa che la città vecchia potrà continuare ad ospitare anche un numero maggiore di locali.

 

Articoli correlati

Covid 19, quando la notizia infondata danneggia operatori e commercianti

Redazione

#unautopergiuseppe, ci siamo: l’obiettivo è dietro l’angolo

Redazione

De Gennaro: con il covid aumento della cura e dell’estetica

Redazione

275, il Consiglio di Stato conferma: la gara è tutta da rifare

Redazione

L’aeroporto turistico Lecce-Lepore non decolla e diventa pista collaudi Porsche

Redazione

La signora Carico chiude per l’ultima volta la Villa comunale di Lecce e la sua casa

Redazione