Attualità

Xylella, Emiliano cambia versione

ROMA – Xylella: oggi a Roma ascoltato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto in queste ore in audizione davanti alla Commissione Agricoltura della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’emergenza legata alla diffusione della xylella fastidiosa. Cambia versione e dice: ” Serve un decreto che agevoli l’abbattimento degli alberi infetti”.

“Fino al gennaio 2016  la Regione Puglia non aveva alcuna potestà in materia perché tutti i poteri erano stati assorbiti dal Governo nazionale da un decreto di Protezione Civile.  Dal 2016 in poi è cominciata la lotta della Regione Puglia alla Xylella e l’abbiamo fatta dando vita al più imponente sistema di monitoraggio di fitopatie che esista al mondo, con 340.000 esami sulle piante per individuare quelle infette. Dopodiché abbiamo proceduto agli abbattimenti: in questo caso abbiamo trovato l’ostacolo della legge italiana, perché ogni volta che facevamo un’ordinanza di abbattimento di un albero queste ordinanze venivano impugnate al TAR.

“Si è verificato – ha sottolineato Emiliano – quello che accade anche per l’abusivismo edilizio, il meccanismo è identico: ordinanza di abbattimento dell’albero, una raffica impressionante di impugnative, alcune, credo, ancora pendenti, per cui c’è stata un’impossibilità di procedere al taglio; i giudici ce l’hanno sostanzialmente impedito”. “Abbiamo chiesto al Parlamento di dotare la Regione dei poteri di abbattimento inaudita altera parte, cioè senza notifica ai proprietari. In questo modo, nel momento in cui troviamo le piante infette, faremo un doppio campionamento per cui quando il proprietario dovesse contestare la nostra scelta potrà chiedere la controanalisi e, se abbiamo sbagliato, ottenere un risarcimento. Quello che non è possibile è fare la lotta alla Xylella con i tempi dei ricorsi al TAR e questo credo sia stato compreso da tutti. Come, d’altra parte, è necessario dare a tutti gli olivicoltori pugliesi che sono stati già colpiti da xylella finanziamenti per recuperare quanto perduto e, soprattutto, per potere reimpiantare le specie tolleranti o resistenti in modo tale da ripristinare il paesaggio e la capacità produttiva olivicola della Puglia”

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