TAVIANO- Tre persone, componenti di una famiglia di Taviano sono finite in ospedale per intossicazione da funghi. Con loro anche due amici che li hanno mangiati dopo averli ricevuti in regalo. È accaduto martedì sera. Attualmente sono ricoverati nell’ospedale di Gallipoli sotto stretta osservazione. Un’intossicazione da Lepiota Josserandi, fungo tossico consumato insieme ad altri funghi spontanei commestibili raccolti in una pinetina all’interno di un giardino privato che provoca la “sindrome falloidea” che può essere mortale. I pazienti sono tuttora ricoverati e sottoposti ad un’appropriata terapia. Tra loro un anziano che ha accusato i sintomi più gravi.
Immediato l’intervento dei micologi del SIAN Area Sud, diretto dal prof. Donato Prontera che, una volta accertata l’origine e il tipo di funghi, hanno subito chiesto ai sanitari del Pronto Soccorso di attivare il Centro Antiveleni di Foggia. Negli ultimi dieci giorni si sono verificati altri due casi meno gravi di intossicazione da Amanita Ovoidea, un fungo di cui si sconsiglia vivamente il consumo. Nell’ospedale di Scorrano, per una presunta intossicazione, è stata ricoverata anche una bambina, ma questo è un caso ancora da accertare. Il dottor Prontera invita alla prudenza e le raccomandazioni sono sempre le stesse: far controllare sempre i funghi spontanei raccolti. Basta rivolgersi ai micologi della ASL che sono a disposizione gratuitamente. “Nell’area Sud ci sono tre centri di controlli micologi- dice Prontera: a Maglie, Gallipoli e Casarano. Siamo sempre a disposizione della cittadinanza con il nostro personale. Mai consumare i funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Ne basta uno velenoso per contaminare gli altri” . Le intossicazioni diventano inoltre critiche a seconda delle condizioni fisiche: donne in gravidanza, bambini e anziani dovrebbero evitare di mangiarli.
