UGENTO- A parte le due località più note, Ugento e Otranto, favorite anche dalla massiccia presenza di posti letto, tutte le altre, Leuca compresa, faticano a imporsi tra le mete preferite dai vacanzieri. E anche per questo i 35 comuni che ricadono nella fascia otrantina e in quella del Capo provano a fare sistema. Lo scorso 30 ottobre, i sindaci hanno firmato la convenzione per la costituzione della Destinazione Sud Salento. È uno strumento che prova a far dialogare gli enti tra loro, ma anche enti e privati, per alimentare il turismo come settore strategico per lo sviluppo locale. Il Capo di Leuca, seconda area interna della Regione Puglia, è nata dall’unione dei programmi d’area “Terre d’Otranto”, capofila il comune di Poggiardo, e “Terre di Leuca”, capofila il comune di Tiggiano.
L’obiettivo è chiaro: con la nascita della Destinazione turistica Sud Salento, “si intende rilanciare il legame tra centri urbani e costa, tra innovazione e tradizione, tra identità locale e nuove opportunità, per rinnovare la capacità di crescita competitiva del territorio. A beneficiarne in primo luogo le comunità locali. Ma anche i turisti che scelgono i territori in cui si vive bene”.
Il sindaco di Ugento, Massimo Lecci, è il coordinatore, mentre spetterà al sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, il coordinamento della Conferenza di Partenariato, composta di venti componenti, pubblici e privati, che dovrà definire finalità e obiettivi. Fra i Principi fondanti della convenzione quello di Area interna come città diffusa affacciata sulla costa e di Integrazione tra turismo e altri settori dell’economia locale, quali agricoltura, artigianato e manifatturiero, che hanno subito una crisi congiunturale con una riduzione dei saperi e delle arti e una trasformazione del paesaggio legata all’abbandono dei campi. Si punta a politiche di rivitalizzazione dei centri storici per il riuso delle abitazioni, negozi e botteghe all’interno dei distretti urbani del commercio.